Il consumo di elevate quantità di alcolici in gravidanza può comportare danni anche gravi per lo sviluppo del feto: il 30-40% delle donne che ne assumono in dosi massicce partorisce un bambino con i sintomi della sindrome alcolica fetale - un insieme di anomalie fisiche ricorrenti (occhi piccoli e sottili, ridotto spazio tra il naso e il labbro superiore, attaccatura bassa delle orecchie) e disturbi nell'apprendimento, ritardi nella crescita, malformazioni cardiache e problemi comportamentali.
Ma alle ottime ragioni per evitare l'alcol in gravidanza se ne aggiunge ora una nuova: bastano ridotte quantità di alcolici per modificare impercettibilmente i tratti fisiognomici del nascituro, e intervenire sullo sviluppo di occhi, naso e labbra. Questi lievi cambiamenti, non apprezzabili a occhio nudo, non sono necessariamente connessi a disturbi di altro tipo: non ci sono cioè, per ora, dati che li colleghino a problemi nello sviluppo.
Tratti comuni. Poiché il moderato consumo di alcol riguarda un discreto numero di gestanti, gli scienziati del Murdoch Children’s Research Institute di Victoria, Australia, hanno voluto misurare i suoi effetti "esterni". Hanno così monitorato 1.570 donne durante la gravidanza e la nascita dei figli.
Il 27% delle pazienti ha dichiarato di aver continuato ad assumere ridotte quantità di alcol nel corso della gestazione. Quando i bambini hanno raggiunto un anno di età, gli scienziati hanno fotografato 415 di loro da diverse angolazioni. Gli scatti sono stati poi assemblati con uno speciale software ricavando immagini 3D dettagliate in 70 mila punti del viso.
Il risultato è stato confrontato con le foto di bambini le cui madri non avevano assunto alcol durante la gravidanza. I piccoli del primo gruppo hanno mostrato sottili, ma ricorrenti differenze concentrate attorno ad occhi, naso e bocca. In particolare mostravano un naso lievemente più corto e all'insù.
Diagnosi più rapide. Gli esperti precisano che queste caratteristiche sono state notate grazie alla tecnica di imaging e non ad occhio nudo; inoltre, il volto dei bambini cambia moltissimo nei primi due anni di vita, e non è detto che alle anomalie notate corrispondano altrettanti problemi nello sviluppo. Il metodo servirà in ogni caso per identificare più tempestivamente i sintomi della sindrome alcolica fetale, nei neonati le cui madri abbiano fatto largo consumo di alcol in gravidanza.








