Perfino le nostre nonne lo sapevano: il calore durante un mal di pancia o una colica calma il dolore, dando una generale sensazione di sollievo. Perché psicologicamente ci conforta o perché favorisce la circolazione del sangue? Niente di tutto questo o forse non solo.
Secondo alcuni scienziati inglesi la fatidica borsa dell’acqua calda messa nel punto giusto al momento giusto agirebbe come un vero e proprio farmaco, intervenendo a livello molecolare. Osservando con le tecniche di analisi del DNA come interagiscono le proteine del recettore del calore con quelle del recettore del dolore in una cellula, i ricercatori hanno scoperto che le prime bloccano l’azione delle seconde.
In altre parole il calore, proprio come fanno gli antidolorifici, è in grado di disattivare i “messaggi” di dolore che l’organismo manda quando ci sono delle anomalie in una parte del corpo (come per esempio l’utero o l’intestino).