Un composto della liquirizia sembra contrastare il declino della memoria degli anziani.
Alcune radici di liquerizia (Glycyrrhiza sp.). Il suo uso medicinale è noto dall'antichità per lenire i sintomi del raffreddamento. Viene anche utilizzata per l'ulcera e in genere per coprire il cattivo sapore di alcuni farmaci. |
Un gruppo di scienziati dell'Università di Edimburgo ha scoperto che un composto derivato dalla liquirizia, il carbenoxolone, può essere usato per rallentare il declino fisiologico delle capacità mnemoniche negli anziani e per migliorarne la memoria verbale, che serve per ricordare informazioni e fatti recenti.
I ricercatori hanno somministrato il carbenoxolone, abitualmente utilizzato per lenire i dolori dell'ulcera, a soggetti tra i 55 e i 75 anni con problemi mnemonici. Con risultati molto promettenti.
Che stress ricordarsi le cose! Secondo Jonathan Seckl, responsabile del progetto, la progressiva perdita di memoria che si manifesta in età senile è dovuta allo stress cronico come quello causato da una malattia di lunga data. Sarebbe proprio l'ormone dello stress, il cortisolo, a danneggiare l'ippocampo, una struttura cerebrale connessa all'apprendimento e alla memoria. Seckl ha scoperto che il carbenoxolone blocca l'aumento del cortisolo nel cervello, impedendo così il danneggiamento dell'ippocampo e rallentando il processo di “erosione” delle capacità mnemoniche.
Inoltre il carbenoxolone sembra migliorare la memoria anche in chi è affetto da diabete di tipo 2 ed essere una cura efficace per contrastare i primi sintomi di demenza senile o di Alzheimer, sebbene quest'ipotesi debba essere ancora valutata alla luce di nuovi studi.
Vale dunque la pensa mangiare un po' di liquirizia in più per scongiurare gli effetti dello stress? I medici non lo consigliano: il carbenoxolone naturale per diventare efficace deve essere modificato e ha un effetto collaterale pericoloso: provoca una grave ipertensione.
(Notizia aggiornata al 13 aprile 2004)