Alti livelli di polveri sottili e biossido di azoto sono statisticamente correlati a un elevato numero di ricoveri negli ospedali si pazienti colpiti da colpo apoplettico.
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Intenso traffico, dunque emissioni nocive, e alte temperature, corrispondono statisticamente all'aumento del numero di persone colpite da ictus. |
L'aria inquinata? Avvelena, ma soprattutto aumenta le probabilità di essere colpiti da un ictus, sebbene per ora si possa parlare solo di una stretta correlazione statistica, e non di una prova scientifica. Resta il fatto che, secondo quanto afferma Chun-Yu Yang della scuola di medicina Kaohsiung di Taiwan, nei giorni in cui l'aria è più ricca di gas di scarico e particelle sospese, gli ospedali registrano un maggiore numero di ricoverati per colpo apoplettico.
I soliti noti. L'ictus si verifica quando il sangue è incapace di raggiungere alcune aree del cervello, in genere perché alcuni vasi sono danneggiati o ostruiti. A seconda dell'area colpita, la persona può restare parzialmente immobilizzata, o essere incapace di parlare. Lo studio, pubblicato sull'American Heart Association's Journal, dimostra che alti livelli di concentrazione degli inquinanti provocano fino al 50 per cento in più di ricoveri, soprattutto se la temperatura dell'aria supera i 20 gradi centigradi. In particolare, gli elementi che hanno maggiore effetto sono le polveri sottili e il diossido di azoto, emessi principalmente dalle automobili e attualmente ritenuti i principali responsabili di tutte le patologie correlate all'inquinamento.
(Notizia aggiornata al 26 ottobre 2003)