Milano, 27 ott. (AdnKronos Salute) - "Del cibo sappiamo che alcuni elementi, a causa del modo in cui vengono preparati e lavorati, possono portare a problemi di salute, se magari sono assunti in modo eccessivo. Questi prodotti non vanno però eliminati, ma senz'altro limitati". Lo dichiara Oleg Chestnov, vice direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, intervenuto oggi all'Expo di Milano alla conferenza internazionale 'Nutrire il Pianeta, nutrirlo in salute', la due giorni che conclude l'impegno del ministero della Salute per l'Esposizione universale.
Il messaggio dell'Oms sulconsumo di carne rossa , precisa l'esperto, "è indirizzato soprattutto ai politici, perché possano autoregolare la materia all'interno degli stessi Paesi. Dobbiamo pensare che non è tutto per forza bianco o nero, ma bisogna capire qual è il giusto equilibrio, e penso che sia un argomento che deve entrare nell'agenda della ricerca scientifica".
Oggi, spiega Chestnov, "una persona su 9 nel mondo ha una cattiva alimentazione e più di 160 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione cronica, mentre più di mezzo miliardo di persone sono obese. La causa dei problemi attuali di nutrizione è un sistema alimentare che 'si è rotto' e che non sta promuovendo diete sane. La seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione (Icn2) ha impostato una visione del mondo dove ognuno ha accesso a stili alimentari economicamente accessibili, diversificati, sicuri e salutari".
Ora, conclude l'esperto Oms, "abbiamo bisogno di agire e contiamo sulla leadership del Governo italiano e sul potenziale generato dal grande successo di Expo 2015 per assicurare il sostegno ad azioni finalizzate a migliorare la nutrizione e il sistema alimentare".