Roma, 3 nov. (AdnKronos Salute) - Un piccolo sacrificio per una grande causa: aiutare chi deve lottare contro le leucemie e deve spostarsi da casa verso i centri di cura. E' quello che hanno fatto in meno di un anno 1.400 dipendenti di Generali Italia che hanno scelto di viaggiare per lavoro in seconda classe invece che in prima come previsto dalla policy aziendale.
Grazie a questa iniziativa, 'Io viaggio solidale', realizzata da Generali insieme all'Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il melanoma ((Ail), sono stati raccolti 100 mila euro che hanno finanziato 521 viaggi a beneficio di 89 persone tra pazienti e familiari. Secondo l'Ail, al termine del progetto saranno offerti oltre 1600 viaggi verso le strutture di cura. "Questo gesto di solidarieta' può cambiare la vita del paziente e della famiglia", sottolinea all'Adnkronos Salute Franco Mandelli, presidente nazionale dell'Ail.
"I centri di ematologia sono distribuiti dall'estremo Nord al Sud del Paese, quindi i viaggi della speranza - aggiunge - sono limitati a pochissimi casi che devono trovare un centro. Pero', e per questo l'iniziativa Generali e' fondamentale, ci sono casi rari che devono trovare la terapia più opportuna in strutture lontano da casa. Ora potranno viaggiare senza problemi". "'Io viaggio solidale' - sottolinea Giovanni Luca Perin, HR & Organization chief officer di Generali Italia - è una delle iniziative a cui i nostri dipendenti hanno aderito con entusiasmo ed esprime la cultura di solidarietà delle persone di Generali Italia".