Domande e risposte per capire l'influenza suina e non farsi prendere dal panico. Che al momento è ingiustificato. [Notizia aggiornata alle 22 del 28 aprile 2009. Il vademecum a domande e risposte sull'influenza A H1N1 si trova qui]
Diciotto casi confermati e circa 1.400 non confermati in Messico; 20 malati negli Stati Uniti; uno in Spagna. Sono i casi di influenza suina nell’uomo. Arrivano anche segnalazioni da altre parti del mondo. Non ufficiali. Il panico si sta diffondendo. Inutilmente. Cerchiamo di capire la situazione e di fare chiarezza con alcune risposte alle domande più frequenti.
Cos'è l'influenza suina?
L'influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali provocata da virus influenzali del tipo A (H1N1), che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini.
I virus dell'influenza suina causano alti livelli di diffusione della malattia e bassa mortalità nei maiali; possono circolare tra i maiali in tutti i mesi dell'anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifesta nel tardo autunno e in inverno, così come accade per le epidemie nella popolazione umana. Il virus dell'influenza suina classica è stato isolato per la prima volta negli anni '30 del secolo scorso.
Mi devo preoccupare per questa influenza?
La situazione al momento non è così preoccupante come potrebbe apparire. La gravità, infatti, dipende da almeno due fattori: l’aggressività del virus e il modo in cui esso si diffonde.
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L'influenza suina può infettare l'uomo? Il virus dell'influenza suina è contagioso? Si diffonde velocemente?
Quali sono i sintomi dell'influenza suina nell'uomo?
Quanto è grave l'influenza suina nell'uomo?
Il virus può arrivare anche in Italia?
Posso continuare a mangiare carne di maiale?
Che cosa succederà in caso di pandemia?
Nei Paesi occidentali ci sono piani sanitari per gestire eventuali pandemie. Almeno sulla carta.
Siamo in grado di rispondere a questo rischio con vaccini, farmaci e misure per limitare il contagio.
Al momento il vaccino antinfluenzale non sembra in grado di proteggere dal virus suino messicano, ma almeno due farmaci antivirali in commercio (Oseltamivir e Zanamivir) si sono rivelati efficaci per curare le influenze del ceppo A (quindi sia quella aviaria sia quella suina).
Che differenza c’è tra quest’influenza e quella aviaria?
Si tratta di due virus diversi. L’influenza aviaria è causata da un virus del ceppo A(H5N1), si trova negli uccelli e tra gli uomini ed è molto letale, ma non si trasmette facilmente. Gli scienziati – come detto – pensano che il virus dell’influenza suina A(H1N1) sia più trasmettibile ma meno pericoloso e letale.
Perché le autorità sono così preoccupate?
Perché il virus è nuovo. Come tutti i virus influenzali anche quelli dell'influenza suina mutano continuamente, ogni anno. A modificarsi è la superficie proteica del virus. Queste piccole differenze permettono ai nuovi virus di eludere le difese immunitarie, ma non del tutto: i virus non mutano interamente, l’organismo umano rimane in un certo senso parzialmente immune. Quando però i virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di "riassortimento" più radicali: i nuovi virus che emergono possono essere un mix sconosciuto di virus umani/aviari/suini con una superficie proteica completamente diversa. Questo genere di virus può causare pandemie, e il virus suino messicano potrebbe essere proprio uno di questi.
Quanti sono i virus dell'influenza suina?
Nel corso degli anni sono emerse diverse varianti di virus influenzali suini. Al momento, nei maiali sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A: H1N1, H1N2, H3N2 e H3N1. Comunque, la maggior parte dei virus isolati recentemente nei maiali sono stati H1N1.
I virus influenzali possono essere trasmessi direttamente dai maiali all'uomo e dall'uomo ai maiali. Le infezioni umane con virus influenzali di origine suina si manifestano con maggiori probabilità in persone che hanno contatti ravvicinati con i suini, come negli allevamenti o nelle fiere zootecniche. È possibile anche la trasmissione da persona a persona. Si ritiene che ciò accada con le stesse modalità di trasmissione dell'influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo starnuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e poi portando alla bocca e al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione.
Come si può diagnosticare l'infezione da virus influenzali suini nell'uomo?
Per la diagnosi di influenza suina A è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4–5 giorni dal manifestarsi dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone e in particolar modo i bambini possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L'identificazione del virus dell'influnza suina richiede l'invio del campione a un laboratorio di riferimento della rete Influnet.
Fonti: OMS; CDC Atlanta; Ministero della Salute