Gli scienziati temono che la prossima fermata del virus N5H1, responsabile dell'influenza aviaria, sia l'Africa. Dove le conseguenze possono essere moltio più disastrose che nel Sud-est asiatico.
Le rotte migratorie dalla marzaiola, una specie ad alto rischio di diffusione del virus H5N1 portano direttamente in Africa. Ingrandisci l'immagine. |
La nuova paura è che l'H5N1, il virus dell'influenza più pericoloso tra quelli che colpiscono gli uccelli, arrivi nell'Africa orientale e settentrionale.
Paesi deboli. Perché mentre le nazioni europee sono in grado di organizzare misure pubbliche aggressive per contenere i focolai eliminando gli animali infetti, imponendo drastiche quarantene, i paesi africani sono completamente impreparati: mancano non solo del denaro sufficiente, ma pure delle infrastrutture sanitarie per fronteggiare l'infezione e per paesi più poveri i polli di famiglia non sono solo prodotti commerciali, ma più spesso fonte cruciale di cibo. E infine la coabitazione fra polli ed esseri umani facilita il passaggio del virus all'uomo aumentando le probabilità che possa adattarsi e diventare facilmente pandemico.
Amelia Beltramini
(Notizia aggiornata al 27 ottobre 2005)