Indonesia: il mutamento del virus H5N1 sembra in atto. Più rischi per l'uomo, ma le autorità sanitarie stanno correndo ai ripari.
Il ceppo H5N1 (in color oro) del virus dell'influenza. |
Il primo caso di influenza aviaria a Giacarta risale a luglio di quest'anno. All'inizio di settembre i casi di infezione erano 3; oggi i morti sono 6, altri 10 pazienti hanno una diagnosi confermata di infezione da virus H5N1, 34 pazienti sono ricoverate con i sintomi della malattia in attesa di conferma virologica dal laboratorio di Hong Kong. Il ministro della sanità indonesiano ha comunicato che da oggi dovrebbero essere disponibili i primi 20 mila cicli terapeutici di oseltamivir, il farmaco antivirale, che, se assunto nei primi giorni dell'infezione, è in grado di ridurre la gravità della malattia e la sua trasmissione. Per venerdì dovrebbero essere disponibili altri 20 mila cicli.
Soccorso estero. Anche i ricchi paesi vicini stanno fornendo risorse per aiutare l'Indonesia a controllare il focolaio. Il governo Australiano ha donato 50 mila cicli terapeutici e il Giappone ha inviato 5 virologi su richiesta del governo di Giacarta.
L'Indonesia è il quarto paese più popoloso del mondo e molti abitanti vivono a stretto contatto con polli e altri volatili da cortile. Alcuni pazienti sembrano aver contratto la malattia dopo una visita allo zoo Ragunan, ora chiuso dopo che i test hanno evidenziato l'infezione in alcuni uccelli esotici. Nonostante i sospetti al momento non c'è la prova che il focolaio indonesiano sia dovuto alla trasmissione dell'infezione da uomo a uomo.
Amelia Beltramini
(Notizia aggiornata al 28 settembre 2005)