Se lo spauracchio della prova costume non è servito a spingervi ad alzarvi dal divano, ecco un argomento ancora più convincente: la mancanza di esercizio fisico miete tante vittime quante ne fa, ogni anno, il fumo di sigaretta. È il risultato shock di una serie di articoli pubblicati a luglio sull’autorevole rivista medico-scientifica Lancet.
Secondo uno di questi studi condotto dai ricercatori dell'Harvard Medical School, più di 5,3 milioni di morti sarebbero evitate ogni anno nel mondo se anche i più pigri facessero un po' di moto. Il fumo, in confronto, uccide ogni anno 5 milioni di persone. Per la cronaca il movimento del pollice sul telecomando per fare zapping non è considerato sport. Per esercizio fisico si intendono almeno 150 minuti di attività anche moderata, come una breve camminata.
Per evidenziare i benefici dell'esercizio fisico gli scienziati hanno analizzato i dati del 2008 relativi alle morti causate da quattro malattie correlate alla mancanza di esercizio: il diabete di tipo 2, le malattie coronariche, il cancro al seno e all'intestino. Comparando questi numeri alle informazioni sui livelli di esercizio fisico praticati in ogni nazione, è stato calcolato che se ciascuno avesse raggiunto livelli accettabili di attività fisica settimanale, si sarebbero evitate il 6% delle morti per attacco cardiaco, il 7% di quelle per diabete e il 10% di quelle dovute a un tumore.
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Dati alla mano non resta che correre ai ripari. Ma come fanno gli italiani a mantenersi in forma? In base a un sondaggio condotto da JustEat Italy, in tempi di crisi i connazionali si affidano a una ricetta infallibile ed economica a base di due ingredienti: sesso e verdura. Le attività sportive privilegiate sono anche quelle più economiche: il sesso (scelto dal 24% degli intervistati, soprattutto gli uomini) seguito dalla camminata, prediletta dal 32% del pubblico femminile e dal 23% di quello maschile, e dalla corsa, scelta dal 18% degli uomini e dal 15% delle donne.
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La dieta rimane il metodo più seguito per perdere peso (vi ricorre il 34% del campione) si preferisce rinunciare a un piatto di pasta in favore di insalatone e verdure di stagione: l'estate sembrerebbe il periodo in cui si mangia più sano, dato
che il 20% degli intervistati aumenta in questo periodo il consumo di verdura, il 18% quello di frutta e l'8% quello di cereali e fibre integrali.
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