Il grado di fiducia sui vaccini, sulla loro sicurezza, efficacia e necessità, cambia da Paese a Paese, ma il Vecchio Continente è leader quanto a sfiducia e scetticismo. Questo è quanto emerge dal più ampio sondaggio mai condotto sul tema, realizzato dal Vaccine Confidence Project della London School of Hygiene & Tropical Medicine (Londra). Dettagli e risultati dell'indagine sono disponibili online sulle pagine di Ebiomedicine.
Europa scettica. Sette dei dieci Paesi più scettici sull'efficacia dei vaccini sono nella Regione Europea (vedi definizione OMS): Francia, Bosnia-Erzegovina, Russia, Ucraina, Grecia, Armenia e Slovenia. È della Francia il dato più sorprendente: il 41% degli intervistati si è dichiarato scettico sulla sicurezza dei vaccini, dato che va ben oltre il triplo della media mondiale (12%). Le risposte dei francesi sono probabilmente orientate dai dubbi espressi da buona parte (il 58%) dei loro medici, che nel 2005 avevano messo in discussione l'utilità dei vaccini somministrati ai bambini.
L'Italia. Anche il nostro Paese si colloca tra le nazioni più scettiche: il 20% degli intervistati mette in discussione la sicurezza dei vaccini e il 17,6 % dubita della loro efficacia. L'Italia ha però un altro record su cui occorre riflettere: con Azerbaijian e Russia, è tra le nazioni dove è più diffusa la convinzione che l'immunizzazione dei bambini non sia importante.
Vaccini e religione. Il sondaggio indaga anche la relazione tra fiducia nei vaccini e fede religiosa. Ci sono nazioni, come la Mongolia, dove il 46% degli intervistati si oppone ai vaccini perché ritiene che siano contrari al proprio credo religioso. In Italia, questa percentuale si attesta sul 17%.
Quindi, chi ci crede? I dati più positivi arrivano dal Sudest asiatico: in Bangladesh, ad esempio, gli scettici rappresentano meno dell'1% degli intervistati. In Europa, sono particolarmente fiduciosi nell'importanza e nell'efficacia dei vaccini Paesi come la Germania, la Svezia, la Norvegia e la Finlandia.