Il tatuaggio fa male alla pelle? È quello che si è chiesto un ricercatore dell’università del Nord Colorado (Usa), che ha misurato la sensibilità della pelle di alcuni volontari, con uno strumento particolare: l’estesiometro. L'apparecchio ha due punte di plastica, che possono essere mosse indipendentemente una dall’altra. Quando vengono passate sulla pelle, le persone con la pelle più “ricettiva” riescono a sentire due punture, anche quando le punte sono molto ravvicinate, mentre le persone meno sensibili - a livello cutaneo - ne sentono una sola. In questo modo, si misura la sensibilità della pelle, che sembra ridursi sulle parti tatuate. I volontari tatuati sul polpaccio, per esempio, avevano molta meno sensibilità sulla gamba con il tatoo che su quella “senza inchiostro”.
Le cause sono ancora ignote, forse la sensibilità si riduce a causa dell’eccessiva stimolazione della pelle durante il tatuaggio, oppure è l’inchiostro che rende la cute molto meno ricettiva al tocco.
Per saperne di più leggi lo speciale sul futuro dei tatuaggi, oppure guarda la galleria di immagini dedicata alla body art.