Il latte materno non è tutto uguale, ma cambia a seconda del sesso del nascituro. Più ricco di grassi e proteine se sarà maschio, più abbondante e più ricco di calcio se sarà femmina. È il risultato di un nuovo studio dell'Università di Harvard condotto su scimmie e mucche. Ma se questa differenza verrà confermata (come è probabile) per il latte materno umano, si potrebbe produrre latte artificiale ad hoc più simile a quello naturale, con benefici per la crescita o lo sviluppo dei bambini allattati artificialmente.
Proteine per i maschi, calcio per le femmine
Come è stato fatta la ricerca? La biologa evoluzionista Katie Hinde ha prima analizzato il latte di alcune femmine di macaco, rilevando una sostanziale differenza.
Quando il nascituro era un maschio, il latte era ricco di grassi e proteine (fino a + 35%), soprattutto se si trattava del primo parto; se il nascituro era femmina, invece, il latte era più ricco di calcio e più abbondante.
Per verificare la maggior produzione di latte da parte di madri di femmine, ha poi analizzato l'archivio dei dati della lattazione di 1,5 milioni di mucche da allevamento che, a differenza delle scimmie, sono separate dai piccoli appena dopo il parto. Anche il dato sulla maggior produzione di latte di madri di femmine è stato confermato (un aumento dell'1,6%).
Latte artificiale "rosa" o "azzurro"
Secondo Hinde, che intende proseguire la ricerca sul latte materno, questo studio potrebbe aprire la strada per la futura produzione di due diversi tipi di latte artificiale dalla composizione più simile a quella del latte naturale. Servirebbe infatti a nutrire meglio i bambini nati prematuri ricoverati in ospedale, dando loro latte di donatrici che hanno avuto un figlio dello stesso sesso.
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Latte e cortisolo
In un altro studio, Hinde ha esaminato i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, nel latte delle madri e di come questo influenzi il comportamento dei cuccioli. La ricerca si basa su un precedente lavoro compiuto sull'uomo che evidenziava come il latte con maggiori concentrazioni di cortisolo renda le neonate più irritabili e difficili da calmare.
Hinde ha misurato i livelli di cortisolo nel latte materno di 108 scimmie in due intervalli: quando la prole aveva un mese, e più tardi, quando gli animali avevano ormai tre o quattro mesi. E ha trovato alcune differenze sottili ma importanti.
Reazioni diverse in base al sesso
I cuccioli femmine diventavano più nervose quando il cortisolo era elevato nei primi mesi; i cuccioli maschi - invece - si comportavano più nervosamente quando il cortisolo aumentava con il passare del tempo.
Nel loro insieme, i due lavori suggeriscono che non solo le madri fanno un latte diverso in base al sesso del loro "cucciolo", ma che gli stessi figli rispondono in modo diverso al latte che bevono.