Un neo artificiale da impiantare sotto pelle, composto da cellule geneticamente modificate, potrebbe un giorno funzionare come spia precoce di alcuni tumori. Il finto "marchio di bellezza" sviluppato dai ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo (Svizzera) è programmato per scurirsi, e quindi diventare evidente, quando si verifica l'aumento dei livelli di calcio nel sangue, che è uno dei primi effetti provocati da quattro tra i più diffusi tipi di cancro (al seno, alla prostata, del colon e ai polmoni).
Quasi sempre, infatti, questo tipo di tumori rilascia sostanze che indeboliscono le ossa, disperdendo calcio: la sostanza è quindi una spia iniziale dello sviluppo della malattia anche quando questa non è ancora visibile dagli strumenti diagnostici.


Rilevatore sensibile. Il team di scienziati ha alterato geneticamente alcune cellule della pelle umana per produrre melanina in risposta all'incremento di calcio; poi le ha inserite in microscopiche capsule che ha impiantato sotto pelle in alcuni topi affetti da cancro al seno o al colon. Nell'arco di otto settimane, i nei sulla pelle di tutti gli otto topi i cui tumori rilasciavano calcio nel sangue si sono scuriti. Non è accaduto, invece, nei roditori che avevano altri tipi di cancro, che sono stati studiati come gruppo di controllo (l'esperimento è stato ripetuto anche sui maiali).
Almeno sui modelli animali, il falso neo si è dunque rivelato un efficace strumento di prevenzione: tuttavia, occorreranno almeno 10 anni di ricerca affinché si possa sperare di sfruttarlo sull'uomo. Se mai accadesse, è bene ricordare due cose: intanto, che vederlo scurire non implica necessariamente l'essere malati. Altre patologie, per esempio renali, comportano l'alterazione dei livelli di calcio. Inoltre, non durerebbe "per sempre" come un neo naturale, ma andrebbe sostituito una volta ogni sei mesi/un anno (che è il tempo di degradazione della capsula).