Salute

I vaccini anticovid hanno salvato 20 milioni di vite

Tra fine 2020 e fine 2021, i vaccini hanno contribuito a salvare quasi 20 milioni di vite. Ma se avessimo vaccinato anche i più poveri, sarebbero state anche di più.

Se non ci fossimo vaccinati, la covid avrebbe potuto uccidere quasi venti milioni di persone in più: è quanto emerge da uno studio pubblicato su The Lancet Infectious Diseases che, attraverso un modello matematico, ha stimato la mortalità potenziale della covid in un mondo senza vaccini. L'altro lato della medaglia, però, è che non abbiamo fatto abbastanza: se l'obiettivo dell'OMS di vaccinare entro la fine del 2021 il 40% dell'intera popolazione mondiale fosse stato raggiunto, si sarebbero salvate altre 600.000 vite.

Morti ufficiali e in eccesso. Lo studio ha preso in considerazione i dati ufficiali riguardanti le morti conteggiate in 185 Paesi da dicembre 2020 a dicembre 2021. La Cina è stata esclusa dall'analisi per evitare di falsare i dati, viste le loro politiche di lockdown duri applicate su una popolazione così numerosa.

I ricercatori hanno poi condotto un'analisi separata delle morti in eccesso, per includere nei calcoli anche i decessi da covid non considerati durante il periodo di studio. Il modello ha anche tenuto conto dei diversi livelli di vaccinazione raggiunti nei vari Paesi, e delle differenze nell'efficacia dei vaccini somministrati.

disuguaglianza vaccinale
La campagna vaccinale ha incontrato diversi ostacoli nei Paesi più poveri: dai problemi logistici in Congo, dove oltre 1,3 milioni di dose sono state restituite e oltre 114.000 sono scadute a causa della rottura della catena del freddo; alla disinformazione e la conseguente esitazione vaccinale in Nigeria e negli Stati Uniti; alla bassa copertura vaccinale dovuta alle violenze e i disordini in Yemen e Ucraina. © Lightspring | Shutterstock

Le morti evitate. Una volta confrontati questi dati con quelli di un ipotetico mondo senza vaccini, gli esperti hanno potuto stimare quante persone sono state salvate, direttamente e indirettamente, dalla campagna vaccinale: contando solo le morti "ufficiali", i vaccini hanno salvato 14,4 milioni di persone, con una riduzione del 79%.

Se consideriamo anche le morti "sommerse" (quelle non conteggiate ufficialmente), il numero sale a 19,8 milioni di vite salvate su 31,4 milioni di potenziali decessi senza vaccini – una riduzione pari al 63%. Di questi, 15,5 milioni sono stati evitati grazie all'effetto diretto delle vaccinazioni, mentre il resto grazie all'effetto indiretto, come la riduzione nella trasmissione e una pressione minore sui sistemi sanitari dei Paesi.

Il parziale fallimento di COVAX. Chi ha beneficiato di più della campagna vaccinale sono stati i Paesi ad alto e medio reddito, dove sono state evitate 12,2 milioni di morti. Questo porta a una nota dolente che emerge dallo studio, e cioè le difficoltà che molti Paesi poveri hanno avuto nell'accedere ai vaccini: «Se i vaccini fossero stati distribuiti più rapidamente in molte parti del mondo, si sarebbero potute salvare più vite», sottolineano i ricercatori.

Il programma internazionale Covax ha contribuito a salvare 7,5 milioni di vite, ma vaccinando il 40% della popolazione dei Paesi più poveri si sarebbero potute evitare circa una morte su cinque. La colpa è dell'egoismo cieco dell'Occidente, che ha preferito raggiungere alti livelli di vaccinazione in patria senza calcolare che il vaccino non conosce confini, e che le varianti si formano dove il virus è più libero di circolare.

4 luglio 2022 Chiara Guzzonato
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