Un uomo abituato a sognare in bianco e nero ha sperimentato i primi sogni a colori durante alcuni cicli di radioterapia per curare un tumore all'occhio.
Le notti del paziente, un 59enne australiano, erano sempre state popolate da immagini in scala di grigi, forse perché l'uomo era cresciuto in un periodo in cui la TV a colori non era ancora diffusa. Quando però ha dovuto sottoporsi a radioterapia nelle parti frontale e posteriore del cervello, per trattare una forma curabile di tumore all'occhio, ha iniziato a raccontare una serie di sogni a colori vivaci (come alcune scene di pesca o gli incontri con ex fidanzate), che si sono protratti fino a poco dopo il termine del trattamento.
Il caso è stato descritto sulla rivista scientifica Sleep Medicine. Secondo Michael McKay, l'oncologo che ha curato l'uomo al North Coast Cancer Institute nel Nuovo Galles del Sud (Australia), due sono le possibili spiegazioni.
Interferenze. La prima è che le radiazioni della terapia alterino provvisoriamente l'attività elettrica del cervello, provocando come "effetto collaterale" i sogni colorati. Casi di questo tipo non sono totalmente nuovi in letteratura: le persone esposte alle conseguenze del disastro di Chernobyl avevano riportato per qualche tempo sia un'attività elettrica cerebrale anomala, sia - in un terzo dei casi - sogni inconsueti. E anche gli allucinogeni, che alterano l'attività elettrica del cervello, provocano una percezione alterata dei colori.
Ipotesi plausibile. Il 59enne non è stato sottoposto ad elettroencefalogramma, quindi l'alterazione si può solo supporre. Ma se così fosse stato, le radiazioni avrebbero probabilmente avuto il potere di modificare l'esperienza onirica. Le testimonianze di esperienze simili purtroppo scarseggiano, perché spesso i pazienti di questo tipo hanno prognosi peggiori, e le caratteristiche della loro fase REM passano in secondo piano.
Sonni disturbati. La seconda, più banale spiegazione è che la radioterapia abbia causato più frequenti risvegli interrompendo il sonno del paziente, e facilitando il ricordo dei sogni più strani.