I cambiamenti climatici stanno espandendo il campo d'azione delle zanzare che veicolano il virus della febbre dengue, tra le più diffuse e pericolose malattie infettive tropicali. Ma gli epidemiologi che lavorano al suo contenimento possono oggi contare su un'arma in più: i dati sugli spostamenti dei possessori di smartphone.
GPS. I ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health hanno analizzato i dati su un'epidemia di dengue registrata in Pakistan nel 2013, e li hanno comparati con un modello di trasmissione della malattia basato su informazioni climatiche e sui movimenti degli utenti di una compagnia telefonica locale.
Corrispondenze. I tabulati telefonici di 40 milioni di utenti, opportunamente anonimizzati, hanno rivelato gli spostamenti più frequenti dei pakistani all'interno del paese. Rotte che sono risultate predittive della diffusione geografica, dei tempi e dei luoghi di esplosione dei vari focolai.
Strumento. Poiché i dati dei cellulari sono raccolti in tempo reale, questi potrebbero essere sfruttati - propongono gli scienziati - nei piani nazionali di controllo delle prossime epidemie.