Salute

I bagni pubblici sono davvero così terribili?

Tempo di viaggi, di vacanze... e di soste nei bagni pubblici più improbabili. Quanti e quali rischi corriamo utilizzandoli? Meno di quanti pensiamo (specie se seguiamo alcune semplici regole).

La fermata obbligata all'area di sosta per fare pipì è il vostro incubo quando siete in viaggio verso la meta delle agognate vacanze? Davvero i bagni pubblici sono il peggiore dei mali in tema di batteri? Non proprio. Ecco una guida dei rischi reali che correte quando andate in bagno fuori casa (e anche in altri più insospettabili luoghi).

1 - Occhio al coperchio del wateR
Qualche rischio c'è ma meno di quanto pensiate. Quando entrate in un bagno pubblico, tenete presente che i pericoli maggiori vengono dallo sciacquone (anche quello tirato dalla persona entrata prima di noi). Lo sciacquone una volta azionato solleva infatti quantità consistenti di aerosol potenzialmente carichi di particelle virali (Covid compreso). Secondo uno studio i normali wc producono nel giro di 35 secondi una sorta di "nuvola" alta almeno un metro che può rimanere sospesa nell'aria anche per un'ora prima di depositarsi sulle superfici circostanti. Le goccioline che si elevano dagli orinatoi (ancora molto presenti nelle aree di servizio in autostrada o negli uffici) colpiscono invece le gambe molto più rapidamente, in 5,5 secondi (difficile schivarle semplicemente spostandosi).

Il nostro consiglio
Una buona abitudine è quella di tirate lo sciacquone con il coperchio chiuso in modo da evitare che venga contaminato l'ambiente per le persone che utilizzeranno i servizi dopo di voi. Buona norma sarebbe entrare in bagno con la mascherina.

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Che viaggiatori siete? Spartani o schizzionosi? Ne parliamo su Focus n.357 (luglio 2022). Focus è disponibile anche in versione digitale. © Focus

2 - Diventate acrobati contro i (bassi) rischi della tavoletta
Se anche voi siete tra quelli che temono l'asse del water, sappiate che realisticamente il rischio di contrarre una malattia sedendosi sulla tavoletta è piuttosto basso. Per prima cosa, potete smettere di preoccuparvi delle malattie sessualmente trasmissibili: agenti patogeni come la gonorrea e la clamidia infatti non sopravvivono a lungo sulle superfici e si trasmettono attraverso rapporti sessuali (insomma non basta sedervici sopra).
Ci sono altre infezioni cutanee che potrebbero impensierirvi come quelle causate dallo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina o lo stafilococco Mrsa, resistente a molti farmaci e quindi difficile da trattare. Anche in questo caso, però, il rischio è basso e la pelle è tutto quello che vi serve per proteggervi. Discorso diverso se fossimo in presenza di una ferita aperta sulle natiche o sulle gambe.

Il nostro consiglio
La cosa migliore è allenare i muscoli per rimanere in equilibrio senza bisogno di sedersi sulla tazza. Fondamentale sviluppare anche una buona mira (per le donne esistono anche speciali "imbuti" per fare la pipì in piedi; per gli uomini, quella di centrare il wc è una questione sulla quale si sta lavorando.

.. da millenni).
Per i più audaci: prima di sedervi sulla tavoletta potete passarci sopra una salviettina disinfettante.

Wc in montagna: non sempre le condizioni igieniche sono assicurate. Ma niente paura: con qualche accortezza, i rischi di contrarre qualche infezione sono bassissimi.
Un bagno pubblico a Leh, cittadina a oltre 3.500 metri di altitudine nello Stato di Jammu e Kashmir, India settentrionale. Quando siamo in viaggio, non sempre le condizioni igieniche sono assicurate. Ma niente paura: con qualche accortezza, i rischi di contrarre qualche infezione sono bassissimi. Preferiti rimanere a casa vostra? Il giro del mondo in 40 toilette lo potete fare qui. © Shutterstock

3 - giù le mani dai SOCIAL MENTRE SIETE ALLA TOILETTE
Non vi separate mai dal vostro smartphone, nemmeno quando fate i vostri bisogni? Se siete in un bagno pubblico vi tocca fare un'eccezione: meglio non maneggiare il telefono se non volete contaminarlo anche se potrebbe essere una "battaglia persa": gli studi confermano che persino la tavoletta del water ospita molti meno microbi di un telefonino.

Il nostro consiglio
Tenete il telefono nella borsa o nel marsupio, che non vanno mai sul pavimento del bagno, quello sì ricettacolo di batteri.

4 - EVITATE DI ORDINARE BATTERI... a COLAZIONE
Superato l'ostacolo della toilette, pensate di essere "fuori pericolo"? Occhio al menu del ristorante, per esempio. Secondo uno studio, i menu plastificati che passano di mano in mano possono ospitare anche 185mila batteri. Se poi ordinate una bibita con ghiaccio, sappiate che uno studio dell'Università di Palermo ha trovato ben 31 specie di batteri che vivono nei cubetti, fatti a casa o nei ristoranti. Lo stafilococco Mrsa è stato rilevato anche sulle tastiere dei bancomat, sui pulsanti degli ascensori, sulle maniglie degli armadietti, sugli autobus e nelle camere d'albergo ma persino nella sabbia delle spiaggie.

Il nostro consiglio
È buona norma (in casa ma soprattutto nei locali pubblici) lavarsi le mani prima e dopo il pasto. Se non è possibile una pulizia accurata (a volte i bagni pubblici non sono provvisti di saponi e quelli degli aerei erogano solo un rivolo d'acqua), si può utilizzare un gel disinfettante.

5 - fate scendere il nemico dall'auto
Altri luoghi insospettabili a cui stare attenti? Il cruscotto dell'auto è uno degli habitat più amati dai batteri: arrivati dalle ventole per l'aria, proliferano sulla parte più calda esposta al sole, meglio ancora se ci sono residui di cibo che diventano terreni di coltura ideali. E ancora: nelle borse riutilizzabili per la spesa sono state trovate popolazioni di microbi (spesso anche coliformi potenzialmente pericolosi come Escherichia coli).

Il nostro consiglio
Anche in questo caso la cosa migliore è lavarsi le mani frequentemente e con cura. E, aggiungiamo, tenere pulita la propria auto: nel caso l'abbiate noleggiata, potrebbe essere utile l'utilizzo di salviettine disinfettanti a base di alcol isopropilico al 70% o di un panno inumidito con disinfettante. Per quanto riguarda i sacchetti, riutilizzateli solo per oggetti o indumenti che poi laverete (non per alimenti).

28 giugno 2022 Anita Rubini
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