Una trentina di bambini fra i 5 e i 13 anni, colpiti da ictus in tenerissima età, saranno i protagonisti di un innovativo programma di riabilitazione che unisce le moderne tecnologie informatiche e le conoscenze più avanzate della neurobiologia.
Il programma sfrutta il meccanismo cerebrale dei neuroni specchio, scoperti alcuni anni fa da Giacomo Rizzolatti, direttore dell'Istituto di neuroscienze del Cnr di Parma, per facilitare il recupero dei movimenti compromessi dalla lesione nervosa. Si tratta di una terapia che è stata già riconosiuta come efficace per la riabilitazione dei bambini con ictus e che con questo programma sara resa disponibile per i piccoli pazienti.
Nello studio, che durerà un anno e mezzo, i bambini avranno a disposizione la videopiattaforma Mirrorable, progettata ad hoc grazie alla collaborazione fra i ricercatori parmensi e Fight the stroke, associazione fondata nel 2011 da Francesca Fedeli e Roberto D'Angelo, genitori di un bambino che ha avuto un ictus perinatale (ovvero alla nascita o durante la fase gestazionale).
Vedo dunque faccio. «Vedere qualcuno che compie un'azione, attiva le aree della corteccia cerebrale responsabili dei movimenti osservati. Questa attivazione passa attraverso il meccanismo dei neuroni specchio e permette di potenziare i circuiti nervosi relativi a quei movimenti» spiega Rizzolatti. «Programmi di recupero basati su questo principio hanno già dato risultati positivi in pazienti con traumi importanti alle gambe o morbo di Parkinson. Ritengo che il metodo possa essere usato con successo per moltissimi altre condizioni in cui sia necessaria una riabilitazione di tipo motorio, e fra queste rientra senz'altro l'ictus infantile».
Come si “gioca”. Con una tv, una console Xbox dotata di Kinect e un collegamento a internet, la piattaforma Mirrorable può essere utilizzata anche in casa e ciascuna sessione dura circa 45 minuti. Nella prima parte i piccoli pazienti guardano un professionista che compie degli esercizi, che dovranno poi essere ripetuti, a schermo acceso (per essere tracciati da Kinect) da soli e poi interagendo con un compagno di video con cui ripetono il trucco/gioco imparato dal professionista.
Per essere più attraenti, i video sono inseriti in contesti divertenti, nei quali i bambini possono fingersi prestigiatori, cuochi e così via.