L'anguria contiene una sostanza che si comporta come il viagra, e senza effetti collaterali, pare. Una fetta, però, non è sufficiente. E neppure un'anguria intera, né due o tre... (Andrea Porta, 3 luglio 2008)
C'è un po' di viagra nella fetta di anguria che vi gustate sotto l'ombrellone. Secondo una ricerca del Fruit and Vegetable Improvement Center (College Station, Usa) il frutto estivo per eccellenza conterrebbe una sostanza che si comporta in modo del tutto analogo ai farmaci che migliorano l'erezione: favorisce, insomma, l'afflusso di sangue al pene. La citrullina (dal latino citrullus, ossia anguria) è un aminoacido, presente nella polpa del frutto, che nell'organismo viene convertito in arginina, un altro aminoacido precursore del nitrossido, sostanza coinvolta nell'erezione. Naturalmente, precisano i ricercatori, questo non significa che mangiare anguria renderà le vostre notti indimenticabili: il processo erettile è complesso e la minima quantità di citrullina contenuta in una fetta d'anguria non è sufficiente a determinare effetti significativi. E la ricerca non svela la quantità minima necessaria e sufficiente...