Roma, 9 set. (AdnKronos Salute) - Ancora troppi miti su menopausa e contraccettivi, su cui le italiane, le ragazze come le donne mature, si confermano poco informate. Questi i temi al centro del congresso "All you need is love - Amore e ormoni nella vita delle donne", oggi alla casa del cinema di Villa Borghese a Roma. Un'iniziativa promossa da Msd Italia con la partecipazione delle più importanti società scientifiche per la salute delle donne. L'obiettivo del congresso è educare sui temi della salute femminile, favorendo una maggiore consapevolezza.
Nel 2016 emerge ancora un forte divario tra le italiane rispetto al resto d'Europa in tema di contraccettivi ormonali. Solamente il 16,2% li utilizza mentre nelle altre nazioni si supera il 40%. La situazione peggiora se si fa riferimento al sud Italia: in Campania solo il 7,2% delle donne utilizza contraccettivi ormonali, a differenza della Valle d'Aosta dove la percentuale sale al 23%.
"Accanto alla parola informazione - afferna Paolo Scollo, presidente della Sigo, società italiana di ginecologia e ostetricia - è necessario porre anche formazione, perché l'informazione deve andare al pubblico, la formazione è rivolta ai medici, e non si può fare l'una senza l'altra. Pensare che le donne, a causa di un'informazione errata, possano andare incontro a danni irreparabili è una sconfitta sociale che va evitata con un'azione sinergica di tipo educazionale tra medici, istituzioni e aziende".
Del ruolo dell'informazione hanno discusso durante il congresso anche Vito Trojano, presidente Aogoi (associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani) e Andrea Borini, presidente Sifes (società italiana di fertilità e sterilità e medicina della riproduzione).
Nicola Colacursi, presidente Agui, l'associazione dei ginecologi universitari, ha spiegato: "La formazione delle nuove generazioni di ginecologi è un aspetto fondamentale, vogliamo stimolare lo scambio culturale e promuovere un diverso concetto di formazione della classe medica che permetta di coniugare sapere accademico, pratica clinica e capacità relazionali".