Roma, 2 nov. (AdnKronos Salute) - Brutte notizie per le coppie inglesi che lottano per avere un figlio: il Sistema sanitario pubblico potrebbe presto tagliare le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, limitando o addirittura bloccando l'offerta di tecniche a carico dello Stato, per problemi di finanziamento. Lo riporta l''Independent', ricordando che il Mid e North East Essex sono state le prime contee del Paese a interrompere i trattamenti (consentiti d'ora in poi solo in "circostanze eccezionali", per esempio se un partner ha un'infezione trasmissibile o è in cura per un cancro) e potrebbero presto essere seguiti da altri distretti.
Il National Institute for Health and Care Excellence (Nice) britannico consente fino a tre cicli di fecondazione in vitro per le donne al di sotto dei 40 anni che non hanno concepito dopo due anni di tentativi e un ciclo per alcune donne di età compresa tra 40 e 42 anni. Le commissioni cliniche di alcune contee stanno considerando di bloccare i cicli nel pubblico, mentre altre potrebbero ridurre le prestazioni da 3 cicli a 1.
Ottenere un gravidanza al primo tentativo è però abbastanza difficile: secondo i dati inglesi ci riesce solo il 33% delle donne di 35 anni o più giovani, il 28% di quelle di età compresa tra 36 e 37 anni e il 21% delle 38-39enni, e poco più di uno su 8 dopo i 40 anni. Avere a disposizione solo un solo ciclo quindi limita fortemente le possibilità di avere un figlio.
Ma i nuovi dati indicano che ormai solo una contea su 5 nel Paese prevede tre cicli - in calo del 6% dal 2013 - e meno di una su 4 ne offre due. Il numero di quelle che ne pagano solo uno è invece salito al 57%. E, come nel resto d'Europa, un ciclo di fecondazione in vitro in una clinica privata costa circa 5.000 sterline.
Le preoccupazioni per il futuro del finanziamento alla fecondazione in vitro in Inghilterra arrivano in occasione della settimana nazionale di sensibilizzazione sulla fertilità, ed è stato lanciato dalla Fertility Fairness, le cui co-presidenti, Susan Seenan e Sarah Norcross, hanno scritto una lettera al ministro della Salute, Jane Ellison, chiedendo un'azione forte per impedire lo smantellamento del servizio pubblico per le coppe sterili.