Salute

'Fotografati' i danni di Zika al feto, un clone del virus per il vaccino

Milano, 23 ago. (AdnKronos Salute) - Se da un lato gli scienziati di tutto il mondo sono impegnati nel catalogare in maniera sempre più precisa i danni ai feti provocati dal virus Zika, dall'altro continua la caccia a un vaccino per fermare la corsa dell'infezione. Su entrambi i fronti due diversi team di ricercatori - uno al lavoro in Brasile e l'altro negli Usa - hanno aggiunto nuovi tasselli. La rivista 'Radiology' pubblica un report speciale contenente una 'rassegna fotografica' dei danni osservati nei bebè e nei feti colpiti dal virus.

L'imaging "è essenziale per identificare la presenza e la gravità dei cambiamenti strutturali indotti dall'infezione, specialmente nel sistema nervoso centrale", spiega l'autrice principale del lavoro Fernanda Tovar-Moll, vice presidente del D'Or Institute for Research and Education e docente della Federal University di Rio de Janeiro. Altrettanto cruciale è lo studio su potenziali vaccini, la pista battuta da un gruppo di ricercatori dei National Institutes of Health, che hanno recentemente clonato un ceppo epidemico del virus, creando un modello che - dicono - può aiutare i biologi a sviluppare e testare strategie per fermare l'infezione. Nell'ultimo numero di 'mBio', gli scienziati riferiscono che il virus clonato si è replicato con successo in molteplici linee cellulari, tra cui cellule placentari e cerebrali, tessuti particolarmente vulnerabili ai danni da Zika.

Il clone verrà utilizzato per lo sviluppo di un vaccino vivo, ma attenuato. "Il nostro obiettivo - dice Alexander Pletnev, biologo molecolare del National Institute of Allergy and Infectious Diseases di Bethesda (Maryland), che ha guidato lo studio - è quello di creare un'immunità a lungo termine dopo un breve vaccinazione". L'idea è di creare un vaccino vivo, ma attenuato, simile a quelli utilizzati nell'uomo contro altri virus dannosi come la poliomielite, la febbre gialla e l'encefalite giapponese.

Con questa missione il team ha recentemente iniziato gli studi del virus clonato sui topi, ma Pletnev (che con il suo gruppo ha lavorato a lungo su altri flavivirus come Zika e prodotto un vaccino contro il virus West Nile attualmente al centro di trial clinici) invita anche altri ricercatori a utilizzare il clone del suo laboratorio per ulteriori ricerche utili a fermare la minaccia rappresentata da Zika. Il comportamento biologico del virus è spesso imprevedibile, fa notare l'esperto, il che rende difficile per gli scienziati capire come contrastarlo.

Pletnev e il suo gruppo che include ricercatori dell'University of Texas e della statunitense Food and Drug Administration, hanno iniziato con un ceppo virale raccolto da un paziente febbrile, infettato in Brasile nel 2015.

Per ridurre la tossicità e aumentare la stabilità del clone durante la sua crescita in un batterio Escherichia coli, gli scienziati hanno aggiunto al genoma virale particolari sequenze nucleotidiche. Il risultato osservato in successivi esperimenti è stato un clone attenuato rispetto all'originale. I ricercatori hanno poi fatto un paio di modifiche genetiche per far sì che il loro clone crescesse in una linea cellulare derivata da reni di scimmie verdi africane, comunemente usati nella fabbricazione del vaccino umano.

Quanto ai danni provocati dal virus, spiega invece Tovar-Moll, la "microcefalia è solo una delle numerose caratteristiche radiologiche". Zika, sottolinea la coautrice dello studio 'fotografico' sul virus, Deborah Levine (Harvard Medical School di Boston), sembra essere più pericoloso quando viene trasmesso da una madre incinta al feto durante il primo trimestre di gravidanza, aumentando la probabilità di difetti cerebrali gravi nel bambino. Nei casi di microcefalia, la testa del bambino è eccezionalmente piccola, a causa di un cervello poco sviluppato. Zika è stata anche legata a difetti oculari, disturbi dell'udito e crescita ridotta nei bambini.

Ma i ricercatori hanno notato che ci sono anche una varietà di anomalie cerebrali che si possono trovare nei feti esposti al virus, tra cui perdita di volume nella materia grigia e bianca, anomalie del tronco encefalico, calcificazioni. Ma anche ventricolomegalia: i ventricoli, o spazi riempiti di fluidi nel cervello, sono ingranditi, tanto che alcuni bambini infettati da Zika possono non avere una testa di piccole dimensioni. Tutto questo viene approfondito con la carrellata di immagini raccolte dagli esperti. I ricercatori hanno effettuato una revisione retrospettiva dell'imaging e dei dati autoptici associati con l'infezione congenita da Zika (sulla base del materiale su 17 feti o neonati conservato nell'istituto Ipesq nel Nord-est del Brasile, dove l'infezione è stata grave).

23 agosto 2016 ADNKronos
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us