Un farmaco comunemente usato contro l'asma, che ci può autosomministrare a casa con un inalatore, sembra accorciare di tre giorni la guarigione di alcune categorie di pazienti covid. Il principio attivo in questione, il budesonide, è stato indicato ai partecipanti di un trial farmacologico guidato dall'Università di Oxford, PRINCIPLE (Platform Randomised trial of Interventions against Covid-19 In older peoPLE). Questa collaborazione ha lo scopo di trovare possibili trattamenti per le fasi iniziali della covid che possano ridurre la necessità di essere curati in ospedale, e accelerare i tempi di recupero.
Dall'analisi intermedia dei risultati, per il momento in attesa di revisione, si è visto che i pazienti covid con più di 65 anni, o over 50 con pregresse malattie, sono guariti più in fretta e hanno avuto un decorso più leggero, quando hanno inalato budesonide due volte al giorno per due settimane. Il trattamento ha inoltre ridotto la necessità di cure ospedaliere, a cui ha dovuto ricorrere l'8,5% dei pazienti contro il 10,3% di chi ha seguito le ormai comuni terapie anticovid domestiche (nel caso dei pazienti, riposo e paracetamolo).
come agisce? Questo secondo effetto è però meno chiaro, perché si è registrato alla fine di marzo 2021, un periodo in cui nel Regno Unito gli accessi agli ospedali erano già in calo. Lo studio ha coinvolto 1.700 persone considerate a rischio di ammalarsi gravemente di covid, per età o condizioni pregresse. I risultati completi sono attesi per la fine di aprile.
Il budesonide appartiene alla classe dei corticosteroidi, antinfiammatori di cui fanno parte anche il cortisone, già usato per trattare le forme più serie di CoViD-19, e il desametasone, un corticosteroide economico e di semplice somministrazione che riduce di un terzo la letalità da covid nei pazienti con forme gravi di infezione. Il medicinale, che è economico e molto diffuso, lavora nelle vie respiratorie e riduce l'infiammaziome. Test in laboratorio suggeriscono che il farmaco riduca anche la replicazione del virus.
Se i benefici del budesonide fossero confermati, sarebbe una buona notizia almeno per due motivi. Il primo è che potremmo contare su un trattamento efficace - benché, si intenda, non rivoluzionario - da applicare a livello comunitario nella prima forma di assistenza dei pazienti più vulnerabili al virus.
Uno strumento in più. Il secondo è che, a differenza di altre terapie, il budesonide sembrerebbe efficace nelle prime fasi della malattia e non soltanto nei casi più critici.
Il problema di molti trattamenti farmacologici anti-covid, inclusi quelli a base di altri corticosteroidi, è che non sono indicati per le forme lievi di covid (la maggioranza delle infezioni), perché attutiscono la risposta immunitaria dell'organismo.