Roma, 18 dic. (AdnKronos Salute) - Niente più prescrizione medica per la pillola dei 5 giorni dopo, a partire dai primi mesi del prossimo anno. E' infatti attesa per febbraio la delibera della Commissione europea che, a seguito del parere del comitato tecnico dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) del 21 novembre, cancellerà l'obbligo di ricetta per ottenere il farmaco per la contraccezione d'emergenza. Ma in Italia si rischia il caos: il nostro Paese è ancora oggi l'unico in Ue che richiede anche un test di gravidanza per ottenere la prescrizione medica.
"Un anno fa l'azienda aveva inoltrato all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) una richiesta per l'abolizione del test di gravidanza obbligatorio per ottenere la prescrizione del medicinale, presentando gli stessi dati sulla base dei quali l'ente regolatorio europeo ha poi decretato l'abolizione dell'obbligo di ricetta e la cancellazione della controindicazione 'gravidanza' nel foglietto illustrativo", spiega all'Adnkronos Salute Alberto Aiuto, amministratore delegato della filiale italiana di Hra Pharma, aziende produttrice della pillola (ulipristal acetato).
A quanto si apprende, ad aprile scorso la Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa, pur prendendo atto della validità scientifica dei dati presentati, ha ritenuto necessario richiedere un parere in merito al ministero della Salute. Sei mesi, nessuna notizia in materia e a quanto risulta al Consiglio superiore di sanità, organo consultivo del ministero, non sarebbe nemmeno arrivata una richiesta di parere.
Eppure, nel giro di un paio di mesi arriverà la delibera europea ufficiale per l'eliminazione della ricetta, che comporta anche modifiche della scheda tecnica, del packaging e del foglietto illustrativo e che renderebbe dunque il test di gravidanza superato, almeno ipoteticamente. Così come il parere atteso del Css italiano.
Tutta Europa si adeguerà, con Spagna, Francia, Olanda, Inghilterra e Germania che metteranno subito in vendita la pillola dei 5 giorni dopo (più efficace di quella 'del giorno dopo', il levonorgestrel nel ridurre il rischio di gravidanza indesiderata) senza il 'passaggio intermedio' dal medico, direttamente in farmacia e in molti casi anche nei supermercati.
In più, se la situazione non sarà risolta a breve, ci potrebbero essere problemi nella dispensazione della pillola: "Essendo quella europea una procedura centralizzata - avverte l'azienda - le nuove confezioni, dovranno essere aggiornate secondo quanto deciso centralmente, ovvero dovranno contenere il nuovo bugiardino e la dicitura 'senza obbligo di ricetta medica'. Questa evenienza, se non risolta per tempo, pone dei problemi di tipo legale e regolatorio, che si rifletterebbero poi sulle donne, che vedrebbero negato il tempestivo accesso al farmaco, che ricordiamolo, resta l'ultima risorsa per evitare le interruzioni volontarie di gravidanza".