Roma, 21 mag. (AdnKronos Salute) - Continua a crescere la spesa farmaceutica globale. Una crescita stimata in 300 miliardi di dollari Usa entro il 2018, quando passerà dai 989 mld del 2013 a circa 1.300 mld. Si tratta del 55% in più rispetto all'aumento registrato tra 2009 e 2013 (+194 mld), secondo un'indagine dell'Area studi Mediobanca, che scatta una fotografia particolareggiata del mercato mondiale dei farmaci.
Il più esteso si conferma il mercato statunitense, pari a circa un terzo del totale mondiale (340 mld di dollari) e destinato a crescere a un tasso medio del 6,5% entro il 2018 a 465 mld. Al secondo posto c'è la Cina, con un valore di 98 mld di dollari: entro il 2018 potrebbe collocarsi a 170 mld, con una crescita cumulata prossima al 12%, in calo rispetto al +19% del 2009‐2013. Seguono Giappone a 94,1 mld (+3,2% sul 2009 e attese a tutto il 2018 attorno al +3%), Germania a 46 mld (+3,9% sul 2009 e attese positive al 3% entro il 2018), Francia a 37 mld (-0,7% e attese negative dell'1%), Brasile a 31 mld (+15,2% e +6%). L'Italia è il settimo mercato a 28 mld (+2,5% sul 2009 e +3% al 2018), prima del Regno Unito a 25 mld (+5,5% in ambo i casi).
Le maggiori attese di crescita entro il 2018 riguardano i mercati emergenti del farmaceutico: oltre a Cina e Brasile, si segnalano la Russia (+12,8% e +7%) e l'India (+14,9% e +13%). Le prospettive di crescita globale - evidenzia il rapporto - sono sostenute dall'invecchiamento della popolazione, con gli 'over 65' destinati a rappresentare circa il 30% del totale della popolazione mondiale entro il 2018; dall'introduzione di nuove specialità e dalla sempre maggiore accessibilità delle terapie farmacologiche. Le specialità in maggiore sviluppo riguardano l'oncologia, la cura del diabete e quella dell'epatite C.