Copenhagen, 10 ott. (AdnKronos Salute) - Arriva dalla profondità del mare una nuova arma per frenare il sarcoma dei tessuti molli. L'Ecteinascidia turbinata è infatti un piccolo organismo invertebrato, rivestito da una tunica di cellulosa, dal quale si è inizialmente ottenuta una molecola attiva contro il tumore e che oggi si sintetizza in laboratorio. Si tratta della trabectedina, composto naturale che agisce contro il cancro, producendo profonde perturbazioni del ciclo cellulare e interferendo con i sistemi di riparazione del Dna, inducendo così la morte cellulare programmata (apoptosi). La molecola, prodotta da Pharmamar, è al centro delle sessioni di lavoro del Congresso europeo di oncologia (Esmo), in corso a Copenhagen (7-11 ottobre).
In particolare uno studio internazionale su 287 pazienti, coordinato dall'Italia, dimostra che la chemioterapia tradizionale è efficace nell'80% dei sarcomi ad alto rischio, ma che l'impiego di un farmaco specifico come la trabectedina, in un istotipo selezionato come il liposarcoma mixoide che colpisce soprattutto i giovani, permette di ottenere un grande beneficio. La molecola, sottolineano inoltre gli esperti, è di gran lunga meno tossica rispetto alla chemioterapia convenzionale.
"Oltre all'efficacia della terapia, il profilo di tollerabilità è molto buono - spiega Alessandro Gronchi, membro della 'Sarcoma task force' dell'Esmo e presidente della Connective Tissue Oncology Society - Ad esempio non diminuiscono i globuli bianchi, non cadono i capelli, e quindi il trattamento è meno pesante per il paziente rispetto a quello tradizionale. Questo studio dimostra che l'impiego di un farmaco specifico in un istotipo selezionato dei sarcomi può avere un effetto positivo e un costo inferiore per il paziente".
I sarcomi sono un gruppo molto eterogeneo di tumori dei tessuti molli e quindi possono comparire in varie sedi dell'organismo, dagli arti, al torace, all'utero. Tra questi i liposarcomi rappresentano il 25% dei casi al momento della diagnosi e si suddividono in 3 tipi, tra cui il mixoide. La trabectedina ha un tasso di controllo tumorale del 90% e in seconda linea è la molecola più ampiamente valutata, dimostrando fino ad oggi l'efficacia di trattamento più elevata. Dall'autorizzazione di in Europa nel 2007, oltre 50 mila pazienti in 80 Paesi hanno beneficiato di questa terapia in tutte le sue indicazioni.
Oggi la terapia a base di trabectedina è approvata in più di 75 Paesi nel mondo per il trattamento di questi tumori in fase avanzata, dopo il fallimento della terapia standard con antracicline e ifosfamide o come trattamento di prima linea nei pazienti non idonei a ricevere chemioterapie a base di doxorubicina.
I sarcomi dei tessuti molli, ricordano gli esperti, sono tumori che insorgono dai muscoli, tendini, sinovie, tessuto adiposo e tessuti connettivi in genere.
Rappresentano l'1% delle neoplasie in età adulta. In Italia si contano circa 3 mila diagnosi ogni anno. L'andamento dell'incidenza di questi tumori è stabile nel tempo, pur con una modesta tendenza all'aumento nelle donne. Sotto il termine di sarcomi dei tessuti molli sono raggruppati più di 50 tipi istologici diversi con caratterizzazioni biologiche specifiche e comportamenti distinti. E la mortalità per queste forme è relativamente elevata: a 5 anni la sopravvivenza globale è intorno al 65%.