Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - Nel parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità (CSS) si afferma che per la EllaOne, la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, è sempre obbligatoria la ricetta e il test in caso di sospetta gravidanza. Riteniamo L'orientamento del Consiglio superiore di sanità sulla pillola dei 5 giorni dopo, "se confermato dall'Aifa, lederebbe il diritto alla libera autodeterminazione delle donne e affermerebbe una visione più ideologica che scientifica". E' il commento della Fp Cgil e della Fp Cgil medici all'obbligo di ricetta per il contraccettivo d'emergenza, che per il Css va mantenuto in Italia nonostante l'Europa abbia deciso di eliminarlo.
Per il sindacato, si tratta di "un approccio oscurantista in contrasto con quanto già approvato in Europa sia dal punto di vista politico, a gennaio 2015 con la Commissione europea, che dal punto di vista medico, con il pronunciamento dell'Agenzia eiropea del farmaco (Ema). Adesso l'Agenzia italiana assuma le sue decisioni per l'effettiva commercializzazione, non sulla base del parere non vincolante del Css, ma 'in scienza e coscienza' e in modo laico. Il ministro della Salute Lorenzin intervenga per riportare il nostro Paese in Europa".