Roma, 23 set. (AdnKronos Salute) - Le polemiche e le iniziative politiche negli States sul caso del vecchio farmaco il cui prezzo è stato 'ritoccato' del 5000% nel giro di 24 ore hanno avuto il loro effetto. L'azienda biotech che aveva alzato il costo del Daraprim* da 13,50 a 750 dollari, infatti, ha fatto retromarcia. Martin Shkreli, il Ceo 32enne di Turing Pharmaceuticals, dopo la tempesta sollevata dalla sua decisione ha annunciato ai media americani che abbasserà il costo del farmaco antiparassitario, anche se non ha precisato di quanto.
Oltre ad appelli e critiche di diversi gruppi medici, che definivano l'aumento "ingiustificabile", l'azienda ha dovuto fronteggiare l'attacco del candidato democratico Hillary Clinton, che ha annunciato una serie di iniziative sulla farmaceutica e la ricerca, se eletta alla Presidenza. "Abbiamo deciso di abbassare il prezzo di Daraprim al punto che sia più accessibile e consenta all'azienda di fare un profitto, anche se un profitto molto piccolo", ha detto il manager alla Abc News.
Ma la decisione di Turing ha gettato un'ombra su tutta la farmaceutica. Non a caso - riferisce la 'Bbc online', Phrma (Pharmaceutical Research and Manufacturers of America) ha twittato che la Turing "non rappresenta i valori delle compagnie associate".