Roma, 11 nov. (AdnKronos Salute) - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), in collaborazione con la Società Italiana di Reumatologia (Sir) e la Società italiana dell'osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siommms), ha sviluppato un algoritmo decisionale per favorire la razionalizzazione e l'appropriatezza della terapia anti-osteoporotica.
L'osteoporosi è una malattia di rilevanza sociale, la cui incidenza aumenta con l'età sino a interessare la maggior parte della popolazione 'over 80'. Si stima che in Italia ne siano affetti oggi almeno 3 milioni di donne e quasi 1 milione di uomini. Nella popolazione italiana con oltre 50 anni d’età il numero di fratture di femore in un anno supera le 90.000 e sarebbero più di 500.000 i pazienti con frattura di femore. Fratture vertebrali sono state riscontrate in oltre il 20% dei soggetti con oltre 65 anni d’età di entrambi i sessi. Il costo/anno per le sole fratture di femore è stimato in oltre 1 miliardo di euro; il costo complessivo della gestione delle fratture, compresi i costi per la conseguente disabilità nel lungo termine, era stimato di oltre 7 miliardi nel 2010.
"Le valutazioni del rischio di osteoporosi e dell'opportunità di un trattamento farmacologico sono complesse e importanti quanto la scelta del trattamento più efficace e appropriato", afferma il presidente Aifa, Mario Melazzini.
"Il rapporto OsMed - aggiunge - ha segnalato infatti che molti pazienti ad alto rischio di frattura non sono trattati o lo sono in modo inappropriato; inoltre l'aderenza del paziente è spesso insufficiente. L'obiettivo dell'algoritmo è suggerire, alla luce delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili, l’impiego clinico appropriato dei farmaci per il trattamento dell'osteoporosi allo scopo di massimizzare il beneficio clinico per i pazienti".
L’algoritmo consente una rapida valutazione del rischio di frattura del paziente, l’identificazione dell’opportunità o meno di un trattamento farmacologico, del farmaco più indicato e delle competenze prescrittive (medico di medicina generale o specialista), secondo i criteri della Nota 79 dell’Aifa. Include link per approfondimenti diagnostici o per la corretta interpretazione dei risultati degli esami clinici, secondo le più recenti linee guida nazionali e internazionali delle maggiori società scientifiche competenti.
"L’appropriatezza terapeutica in osteoporosi - aggiunge Claudio Marcocci, presidente Siommms - è un obiettivo che la nostra società scientifica sta perseguendo con diversi partner. In Italia circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini sono affetti da osteoporosi, con un alto costo economico e sociale per la collettività, ma troppo spesso i pazienti non vengono sottoposti a diagnosi, oppure vengono curati in forma non adeguata.
Per questo l’algoritmo rappresenta un utile strumento. Un risultato, anche parziale, potrebbe apportare importanti benefici ai pazienti e contenere le spese sanitarie attualmente impiegate per la loro gestione nelle diverse fasi della malattia".
"Il nuovo algoritmo - conclude Maurizio Rossini, presidente Sir - è uno strumento che consente maggiore applicabilità del trattamento appropriato dell'osteoporosi nella pratica clinica, fornendo un supporto informatico che potrà semplificare il complesso lavoro dei medici. Inoltre consentirà una più corretta e più accurata percezione del rischio da parte del paziente, che potrà contribuire a una maggiore aderenza al trattamento".