Quando si parla di salute pubblica, ci si aspetta di affrontare argomenti seri (ovviamente!), ma a volte l'umorismo può essere il modo migliore per lanciare messaggi importanti. È quello che devono aver pensato al dipartimento sanitario del Queensland, in Australia, nel progettare una campagna innovativa e divertente per rompere il tabù legato all'uso del bagno sul posto di lavoro.
Ignorare fa male! La campagna, che ha spopolato sui social media, parte da un semplice messaggio: "È ok fare la cacca al lavoro". Potrebbe far sorridere, ma dietro l'umorismo si nasconde un messaggio serio di salute pubblica. Ignorare il bisogno di andare in bagno, infatti, può causare problemi come stitichezza cronica, emorroidi e complicazioni più gravi. E non è un problema che riguarda solo gli australiani: interessa chiunque, anche noi italiani, ovviamente.
Perché trattenere la cacca fa male?
Non tutti si sentono a proprio agio ad usare un bagno pubblico: non è semplicemente un problema di igiene (che spesso nei bagni pubblici può lasciare a desiderare). In molti casi, infatti, si tratta di un problema psicologico: alcune persone possono addirittura soffrire di una forma d'ansia chiamata parcopresi, nota anche come "paranoia della cacca", una paura irrazionale di essere giudicati per i rumori o gli odori associati alla defecazione. Questo può portare a trattenersi, anche per lunghi periodi, aumentando il rischio di disturbi intestinali.
Apprezzato. Il dipartimento sanitario del Queensland ha scelto di usare i social media per parlare di questo tema in modo ironico, con un video che, sulle note di una canzone popolare, invita le persone a non farsi problemi: "Tutti fanno la cacca", facendo seguire una serie di consigli, tra cui quello di immaginare le celebrità mentre fanno la cacca. Potrebbe aiutare, pare! Il video ha comunque raccolto subito migliaia di like e commenti, dimostrando che il pubblico ha apprezzato la leggerezza con cui è stato trattato un argomento spesso imbarazzante.
Evitare i bagni pubblici o sul posto di lavoro è un problema globale
Seppure la campagna sia nata in Australia, il messaggio che veicola è universale. La stitichezza funzionale e l'irritabilità intestinale sono problemi diffusi a livello globale: secondo uno studio condotto su 54.000 persone in 26 paesi, due persone su cinque soffrono di disturbi legati alla connessione intestino-cervello. Le cause possono essere molteplici, ma quasi certamente l'ansia legata all'uso di bagni pubblici gioca un ruolo.
Meglio fuori! Alcune persone arrivano a evitare del tutto l'uso dei bagni sul posto di lavoro, preferendo uscire e recarsi altrove, come in un centro commerciale, che a questo scopo viene ritenuto comunque più accettabile rispetto all'idea di usare il bagno con la consapevolezza che ci siano colleghi o, peggio, il capo nei dintorni. In casi estremi, si ricorre persino a farmaci per ridurre il bisogno di defecare in pubblico.
E quindi? La lezione che si può trarre da questa esperienza è che "normalizzare" la conversazione su questi argomenti potrebbe ridurre la vergogna e l'imbarazzo legati alle funzioni corporee, migliorando la qualità della vita e promuovendo comportamenti più salutari.