Salute

Expo: malattie da cibo per 17 mln italiani, Manifesto detta 10 sfide

Appello da medici, scienziati, università e pazienti, agire subito o sarà boomerang sanitario ed economico

Milano, 4 giu. (AdnKronos Salute) - Troppo cibo, troppo poco o scelto in modo sbagliato. E ancora diabete, disturbi del comportamento alimentare e intossicazioni. Le malattie legate a problematiche nutrizionali sono una galassia abitata da 17 milioni di italiani, con un costo sanitario non inferiore ai 30 miliardi di euro all'anno di cui circa 2,5 mld associati a sovrappeso e obesità, al netto della spesa ospedaliera. Un'emergenza medica ed economica in crescita, che senza azioni mirate e tempestive rischia di trasformarsi presto in un "boomerang sociale". A lanciare il monito è Lucio Lucchin, past president dell'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) che oggi, nella Milano di Expo 2015, presenta un Manifesto in cui medici, scienziati, università e pazienti individuano le 10 sfide da vincere per scongiurare il tilt del sistema.

Il 'Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva per il quadriennio 2015-2018' è un rapporto in una trentina di pagine elaborato e sottoscritto da 19 società scientifiche, 12 atenei, 6 Fondazioni e centri di ricerca e 5 associazioni di cittadini e pazienti, con il patrocinio di Padiglione Italia. Una maxi-alleanza multidisciplinare, perché "il superamento collegiale di diffidenze e particolarismi - avverte Lucchin, padre dell'iniziativa - è l'unico strumento per creare la giusta pressione socio-culturale al cambiamento" che dovrebbe cominciare da un maggior investimento in prevenzione: "In Italia è pari a circa il 4,2% della spesa sanitaria (Agenas 2013), a fronte del 5% stabilito nel Patto della Salute 2010-2012", sottolinea Elena Alonzo della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti). Eppure "uno studio Ocse ha dimostrato che un aumento dell'1% della spesa in prevenzione riduce quella sanitaria del 3%".

L'esperta evidenzia in particolare "le difficoltà crescenti dei Servizi di igiene degli alimenti e nutrizione (Sian) e dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl", alle prese con una "progressiva riduzione di organici e risorse: sul 4,2% della spesa sanitaria investito in prevenzione, solo il 7% va ai Sian". Per gli addetti ai lavori, insomma, "è incomprensibile l'assenza di un adeguato investimento strategico in nutrizione clinica e preventiva nell'ambito della politica sanitaria nazionale. Continuare a rimandare la pianificazione strutturale e organizzativa in questo settore - incalza Lucchin - potrebbe rivelarsi nel giro di pochi decenni un boomerang per la società italiana".

Sovrappeso-obesità; diabete di tipo 2; malnutrizione calorico-proteica; sarcopenia; disturbi della nutrizione e dell'alimentazione; nutrizione artificiale domiciliare; comportamenti nutrizionali a rischio; tossinfezioni alimentari; carenze nutrizionali; nutraceutica. Sono queste le 10 criticità individuate nel Manifesto che si propone da un lato di informare e far riflettere cittadini e opinione pubblica sulle malattie 'da cibo', dall'altro di scuotere le Istituzioni sollecitandole all'azione e indicando loro la strada da percorrere.

Bisogna fare di più, ma non solo in Italia: "Le politiche d'intervento attivate nei vari Paesi - si rileva nel rapporto - dimostrano ancora impostazioni fortemente settoriali e in parte condizionate da interessi economico-finanziari". Basti pensare che "il 70% di quanto si trova nel piatto a livello globale è prodotto da 10 multinazionali".

"Nel Manifesto - spiega Lucchin - abbiamo fatto una miscellanea di proposte sostenibili di intervento dal punto di vista dell'informazione, della comunicazione, dell'educazione, del welfare, della cultura e dell'eco-sostenibilità". Nel 'timetable' tracciato dal network vengono indicate 6 priorità su cui iniziare a concentrarsi: "Inserire la nutrizione clinica nei piani formativi del medico; risolvere la confusione di ruoli e competenze tra le tante, troppe, figure professionali che offrono prestazioni in ambito nutrizionale; migliorare l'insufficiente integrazione ambiente-salute; migliorare l'organizzazione strutturale pubblica in nutrizione clinica e preventiva; rendere l'educazione alimentare vincolante nei piani formativi scolastici; creare una task force di specialisti del settore che contrasti l'emissione di messaggi scorretti e fuorvianti sui media".

"Se nutrire l'individuo è lo scopo principale del cibo - osserva ancora Lucchin - dovrebbero essere chiaramente definite e pubblicizzate le priorità e le emergenze nutrizionali da affrontare su scala nazionale per rendere efficaci i modelli d'intervento, sia preventivo e terapeutico che di pianificazione agro-alimentare". Un punto, quest'ultimo, su cui pone l'accento anche Giuseppe Bertoni, presidente dell'Associazione ricercatori nutrizione alimenti (Arna): "Non basta - precisa - parlare degli effetti dell'alimentazione sulla salute e dei fattori psico-fisici che guidano l'assunzione di cibo. Bisogna discutere anche di ciò che condiziona la disponibilità e le specifiche caratteristiche dei singoli alimenti, base per una dieta corretta".

Prosegue l'esperto: "la filiera del cibo può essere gestita in modo da portare alle tavole - più o meno ricche - alimenti in grado di soddisfare le legittime esigenze culturali, edonistiche e legate alla tradizione, ma senza trascurare quelle essenziali di tipo nutrizionale, la sicurezza igienico-sanitaria, la sostenibilità ambientale e il prezzo. Un obiettivo al quale devono lavorare insieme tutti gli attori del sistema". Cruciale, fra questi, il ruolo dell'accademia: "Molti atenei sono certamente pronti a 'curare' - riflette Maurizio Battino dell'università Politecnica delle Marche - ma la strategia vincente a medio e lungo termine nascerà soprattutto dalla capacità di formare professionisti della salute e della produzione alimentare attenti, motivati e in grado di affrontare con elevata preparazione e professionalità" le sfide del settore.

"Padiglione Italia - conclude l'advisor scientifico Enzo Grossi - è orgoglioso di aver patrocinato e promosso la costituzione di un gruppo di lavoro così importante come quello che ha dato vita al Manifesto.

Nel documento non ci si è limitati ad elencare problemi, ma abbiamo presentato una serie di proposte di intervento sostenibili grazie al coordinamento straordinario tra medici, scienziati, associazioni e accademici, messo in campo per la prima volta in Italia". Il Manifesto, illustrato oggi alla stampa e già pubblicato su 'Recenti progressi in medicina', sbarcherà ufficialmente all'Expo l'8 agosto con il convegno 'Manifestare la nutrizione' (Padiglione Italia, ore 13.30). Schematizzato in versione mini-poster, il documento con i consigli pratici degli esperti verrà diffuso ai cittadini attraverso ambulatori medici, farmacie e uffici pubblici.

4 giugno 2015 ADNKronos
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us