Salute

Expo: indagine Avis, donatori più attenti a salute specie se donne

Domani davanti alla Regione Lombardia showcooking con Benedetta Parodi

Milano, 23 ott. (AdnKronos Salute) - Mangiano meglio e si muovono di più, oltre a sottoporsi a check-up regolari per tenere sotto controllo il proprio benessere. I donatori di sangue sono più attenti alla salute, e le più virtuose sono le volontarie donne. E' quanto emerge dai risultati della ricerca 'Avis per Expo', promossa dall'Avis nazionale e lombardo, insieme alle sezioni milanesi provinciale e comunale dell'associazione. I dati saranno presentati domani, sabato 24 ottobre, all'Auditorium Testori di Milano durante un convegno al via alle 10. Alle 12 seguirà uno showcooking con Benedetta Parodi in piazza Città di Lombardia, sotto alla sede della Regione.

L'indagine è stata promossa con la collaborazione di Parco tecnologico padano e Cascina Triulza, e con il patrocinio di Expo 2015, Regione Lombardia, Comune di Milano e Rai Yo Yo. Da febbraio a settembre sono stati raccolti oltre 16 mila questionari, con l'obiettivo di indagare sulle abitudini alimentari e sul grado di conoscenza dei cittadini su tematiche legate alla nutrizione. "I donatori, uomini e donne di tutte le fasce d'età, hanno dimostrato di conoscere meglio le giuste abitudini alimentari e anche di mantenere nella quotidianità scelte a favore del benessere fisico", riassumono Andrea Poli e Franca Marangoni, direttore e ricercatrice di Nutrition Foundation of Italy (Nfi), istituto che ha effettuato lo studio. "I risultati sono positivi anche per la propensione a praticare attività fisica: i donatori hanno infatti affermato di camminare, correre e/o andare in bicicletta più regolarmente".

Promosse soprattutto le donne. Secondo l'indagine le donatrici prestano maggiore attenzione all'apporto calorico, con la tendenza a evitare i cibi eccessivamente energetici (39% rispetto al 32% dei donatori maschi e al 36% delle non donatrici). Dichiarano poi di avere un occhio di riguardo per il sale aggiunto ai cibi, cercando di utilizzare al suo posto le spezie (23% contro il 12% degli uomini, donatori e non donatori), e affermano di consumare regolarmente frutta e verdura (52% rispetto al 48% degli uomini e al 40% dei non donatori di entrambi i sessi).

"Donare significa essere testimoni di salute - commenta il presidente di Avis nazionale, Vincenzo Saturni - La nostra ricerca ha dimostrato che chi compie questo gesto di grande generosità conosce meglio le proprietà nutrizionali degli alimenti e conseguentemente adotta una dieta più equilibrata e attenta. A questo si aggiunge l'esercizio fisico, che purtroppo vede il nostro Paese tra i meno attivi d'Europa. Secondo uno studio condotto da Eurobarometer, infatti, l'Italia si colloca al quarto posto per sedentarietà nell'Unione europea. Un triste primato che ci pone di fronte alla necessità di studiare nuove strategie d'intervento, in primis attraverso campagne informative sui rischi per la nostra salute.

"In tal senso - conclude Saturni - i risultati di questa ricerca rappresentano un patrimonio che Avis e Nfi vogliono mettere a disposizione di tutta la comunità scientifica e delle istituzioni, per favorire l'individuazione di nuove politiche di prevenzione, pianificazione ed educazione".

"L'esito di tutto il progetto 'Avis per Expo' - aggiunge il presidente di Avis regionale Lombardia, Domenico Giupponi - restituisce ai cittadini, donatori e non, una fotografia attenta e dettagliata dei loro comportamenti ed è prova che la promozione della donazione di sangue come atto volontario e responsabile produce benefici che vanno al di là dell'ambito delle trasfusioni, coinvolgendo la difesa della salute come un'attitudine individuale e collettiva. E' stata, inoltre, una grande opportunità per far conoscere all'esterno l'impegno della nostra associazione non solo nella sensibilizzazione alla solidarietà, ma anche nella diffusione di buone prassi che si esprimono nel mangiare sano, vivere in forma e in modo attivo".

23 ottobre 2015 ADNKronos
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