Roma, 21 apr. (AdnKronos Salute) - Sono "70 a settimana i cittadini italiani che chiamano l'associazione Exit Italia per chiedere di avere accesso all'eutanasia all'estero. E 5 italiani in un solo mese e mezzo di attività hanno ottenuto la 'dolce morte' nel nostro nuovo centro in Canton Ticino, a pochi chilometri da Milano". A dirlo all'Adnkronos Salute Emilio Coveri, presidente di Exit Italia, associazione di cui è sostenitore anche il make-up artist Diego Dalla Palma, che ha annunciato di avere preparato il suo fine vita.
"Ci sono personaggi famosi che ci sostengono - assicura Coveri - Dalla Palma l'ho incontrato personalmente e presto andrò a trovarlo. Per noi è un importante testimonial, gli sono riconoscente per aver fatto conoscere la sua storia. Ma bisogna sempre aspettare che ci sia qualcuno di importante per ricordare che 70 persone alla settimana ci chiedono di morire dignitosamente? E la politica cosa fa?", si chiede il presidente Exit.
"La raccolta di firme per la proposta di iniziativa popolare che abbiamo portato avanti con l'associazione Luca Coscioni - aggiunge - è stata completamente disattesa dalla politica italiana. Questo è un Paese che ci obbliga ad andare a morire in esilio, per poter avere una fine dignitosa. Negli ultimi due anni il trend dei nostri iscritti è in costante crescita: da gennaio a marzo ne abbiamo in media 1,4 in più ogni giorno. Ma non è un segno positivo, se non per chi si rivolge a Exit Italia, che trova una soluzione alla sua sofferenza. Nessun altro può dare una fine dignitosa tranne noi, una cosa di cui siamo orgogliosi. In queste ore si parla tantissimi dei poveri migranti morti in mare, ma i nostri cittadini che stanno male dove li mettiamo?".