Salute

Estate: volare in gravidanza e dopo il parto, guida online con info utili

Roma, 4 giu. (AdnKronos Salute) - In vacanza col pancione? Sia che si debba viaggiare per lavoro o per una vacanza, se la gestazione procede senza complicazioni e la data del parto non è troppo vicina è possibile volare senza nessun problema. Per districarsi fra le differenti regole e raccomandazioni che offrono le compagnie aeree, eDreams, agenzia di viaggi online leader in Europa, ha creato una guida online per facilitare la partenza in dolce attesa (http://www.edreams.it/pianifica-viaggio/volare-incinta).

"Sono molte le compagnie aeree che permettono di volare in gravidanza e dopo il parto - spiega l'agenzia - ma esistono delle differenze che variano a seconda della settimana di gestazione e dalle regole delle compagnie aeree su giorni di distanza dal parto e giorni di vita del bambino".

Lufthansa, la principale compagnia aerea tedesca, per esempio, permette alle future mamme di volare fino alla 32a settimana di gestazione, ma solo presentando un'autorizzazione medica. Mentre dalla 36a settimana di gravidanza non è permesso prendere l'aereo. Non vengono specificati limiti di tempo per volare dopo il parto. Iberia, compagnia di bandiera spagnola, permette di volare sui propri aerei fino alla 36a settimana di gravidanza, presentando obbligatoriamente, dalla 28a settimana in poi, un certificato medico in cui si dichiari che mamma e bambino sono in buona salute e non ci sono rischi particolari di complicazioni. Sia il neonato che la mamma dovranno aspettare 7 giorni dalla data del parto prima di poter volare su un aero Iberia.

La maggiore compagnia aerea italiana, Alitalia, richiede la presentazione di un'autorizzazione medica, obbligatoria a partire dalla 32a settimana di gestazione. Prima di questa settimana non è necessario presentare nessun certificato. Dopo il parto le neomamme possono prendere un aereo Alitalia a partire dal settimo giorno.

Le compagnie aeree low cost sono solite seguire le stesse regole delle compagnie di linea. EasyJet ad esempio non permette alle donne incinte di volare a partire dalla 32a settimana se la gavidanza è multipla e a partire dalla 36a non permette a nessuna futura mamma di viaggiare sui propri aerei. Ryanair, invece, richiede un certificato che attesti che la donna può volare in gravidanza a partire dalla 28a settimana di gestazione. Dalla 32a settimana di gravidanza, la compagnia irlandese non permette più di volare. Le neo mamme possono prendere un aereo Ryanair a partire dalle 48 ore successive al parto, se non è avvenuta operazione chirurgica, mentre dovranno aspettare i 10 giorni in caso di operazione. Il neonato potrà prendere il suo primo volo Ryanair a partire dall'ottavo giorno di vita.

"Prima di prendere un aereo - raccomanda eDreams - è sempre consigliabile consultare un medico e in caso di una gravidanza a rischio l'autorizzazione di uno specialista è imprescindibile per poter volare. Un altro accorgimento utile per rendere il viaggio meno pesante è presentarsi all'aeroporto con sufficiente anticipo per realizzare con tranquillità il trasferimento al gate e la procedura d’imbarco. Una volta a bordo è consigliabile mangiare poco ed evitare le bibite gasate. E' importante invece idratarsi molto bevendo tanta acqua, questo perché l'ambiente in cabina è più secco di quello a terra. Altre piccole accortezze sono allacciare la cintura al di sotto dell'addome, nella zona pelvica, e richiedere un posto lato corridoio. Ciò può rendere più facili i movimenti e gli spostamenti per recarsi ai servizi".

4 luglio 2016 ADNKronos
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