Salute

La tripla strategia delle zanzare per pungerci

Come funziona il loro sistema che permette di individuare il bersaglio a grande distanza (e di non sbagliare).

Roma, 20 lug. (AdnKronos Salute) - Pomate, spray chimici, candele alla citronella o piante che promettono di tenerle lontane, ma loro ogni sera tornano a pungerci per gustare il nostro sangue. E' impossibile sfuggire alle zanzare. A certificare la sconfitta dell'uomo rispetto all'insetto più fastidioso dell'estate è uno studio del California Institute of Technology pubblicato su 'Current Biology'. Il segreto di tanta efficienza nel cercare le loro prede risiede nella triplice azione messa in campo dalla zanzare grazie a segnali di natura visiva, olfattiva e termica. Per scovare quest'arma gli scienziati si sono servivi di un tunnel del vento, di un telecamera e di un software in 3D. Un gruppo di zanzare femmina in cerca di cibo sono state fatte entrare nel tunnel ed è stato tracciato il loro comportamento.

Ebbene, secondo lo studio questi insetti sono attratti in primis dall'anidride carbonica prodotta dal respiro, che annusano fino ad una distanza di 50 metri. Dopo questo primo segnale che le mette nella scia nella preda, attivano la 'vista' ovvero rilevano la presenza dell'uomo ad una distanza tra i 5 e i 15 metri. Infine riescono a sentire il calore del corpo a meno di un metro. A quel punto sono pronte a colpire senza lasciare scampo. Difficile quindi sfuggire alle zanzare, anche potendo silenziare uno di questi segnali: ad esempio, cercando di non respirare per un certo periodo di tempo, loro saprebbero comunque come rintracciarci grazie agli altri due 'sensori'. L'unica soluzione è rassegnarsi e munirsi di pomate lenitive.

20 luglio 2015 ADNKronos
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