Fra le 298 vittime del disastro aereo che ha coinvolto il Boeing 777 della Malaysia Airlines, in volo da Amsterdam a Kuala Lampur, ci sono circa un centinaio di ricercatori e delegati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che si recavano a Melbourne per il meeting mondiale sull'Aids che le Nazioni Unite organizzano ogni due anni. Il numero esatto non è ancora confermato, ma alcune fonti sostengono che si tratti di 108 persone in tutto. Due i nomi certi finora: quelli di Joep Lange, scienziato di primo piano e presidente della International Aids Society dal 2002 al 2004, che viaggiava assieme alla moglie, e di Glenn Thomas, giornalista di 49 anni, responsabile delle relazioni con i media dell'OMS.
una delegazione consistente. Dall'OMS fanno sapere che stanno aspettando di avere l'elenco ufficiale delle vittime per confermare la presenza sul volo di altri membri dell'organizzazione, ma comunque che “una delegazione consistente” era in viaggio verso Melbourne. Fra i colleghi e gli amici delle vittime, giunti nella città australiana nei giorni scorsi, c'è sgomento e tristezza, ma anche la volontà di proseguire i lavori, nel modo migliore possibile, anche per onorare la memoria di chi non c'è più.
grave perdita per la ricerca. Joep Lange, professore di medicina all'Università di Amsterdam, era impegnato nella ricerca sull'Aids dal 1983. In tutti questi anni ha condotto studi fondamentali sulla terapia antiretrovirale - che ha cambiato volto a una malattia che un tempo uccideva in pochi anni, e con cui oggi i pazienti possono invece convivere per decenni - e sui metodi più efficaci per contrastare la trasmissione del virus dalle mamme ai bambini, nei Paesi del terzo mondo. All'inizio degli anni 2000 aveva fondato la PharmAccess Foundation, di cui era ancora presidente, una fondazione che ha lo scopo di agevolare l'accesso ai farmaci contro l'Aids nei Paesi poveri.