L’hanno scoperto all’Università di Amsterdam. I ricercatori, che hanno pubblicato il loro studio su Biological Psychiatry, hanno infatti capito che l’utilizzo di un farmaco già in commercio, il propranololo, unito alla riattivazione del ricordo da rimuovere, è in grado di modificare le reazioni delle persone che hanno una particolare fobia, nel caso dell’esperimento quella dei ragni.
Il propranololo è un farmaco betabloccante, usato per la cura dell’angina pectoris e per l’ipertensione arteriosa, che tra i suoi “effetti collaterali” ha però anche quello di disattivare momentaneamente il fissaggio dei ricordi nella memoria.
Il campione dell’esperimento (decisamente piccolo, questo è uno dei limiti dello studio) era formato da 45 soggetti aracnofobici: a 15 di loro è stato somministrato il propranololo, a 15 un placebo. Quindi, a tutti e 30 è stata mostrata una tarantola.
Ai rimanenti 15 soggetti è stato invece somministrato propranololo ma senza mostrare loro alcun ragno. Solo chi aveva assunto il farmaco e poi visto la tarantola ha in seguito dichiarato la sparizione o la notevole riduzione della fobia.