Roma, 15 ott. (AdnKronos Salute) - "Siamo preoccupati perché ieri la scuola frequentata da mia figlia ci ha comunicato che un genitore di un bambino è sotto osservazione per essere stato a contatto con chi è stato contagiato dal virus Ebola. Ci hanno detto che questa persona è monitorata da 14 giorni e per ora non ha avuto i sintomi dell'Ebola". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Paolo Maggi, manager di una multinazionale svedese da oltre 15 anni a Dallas. Per ora non sono previste restrizioni per gli alunni e questo monitoraggio - riporta la nota della scuola - durerà fino al 21esimo giorno come prevedono le indicazioni dei Cdc nel caso di un sospetto caso di Ebola.
"L'istituto - continua Maggi - ci ha rassicurato, ma è chiaro che tra i genitori serpeggia una certa ansia, anche per quello che i media riportano giorno dopo giorno. Ai bambini per ora è stato detto che c'è una malattia che si chiama Ebola e che devono contare fino a 20 quando si lavano le mani". La tensione in città continua ad aumentare sopratutto dopo i casi delle due operatrici sanitarie del Dallas Presbyterian Hospital - un'infermiera e una aiuto infermiera - contagiate dopo aver curato Thomad Duncan, il primo caso di Ebola in Usa. "Mia figlia è nata in quella struttura - aggiunge - e sapere che qualcosa all'interno dell'ospedale non ha funzionato ci lascia senza parole. Per noi è un punto di riferimento".