Le pellicole per alimenti sono costituite da Pvc (cloruro di polivinile). Nella formulazione però vengono aggiunte anche sostanze plastificanti, che hanno lo scopo di rendere la pellicola più plastica e aderente. Queste sostanze hanno una composizione simile a quella dei grassi naturali. E, proprio per la loro affinità con i lipidi organici, possono trasmigrare in piccola parte negli alimenti che contengono oli vegetali e animali. Il rischio è più alto se le pellicole restano a contatto con il cibo ad alte temperature e per lungo tempo. La legge, per garantire il consumatore, impone un test a ogni tipo di pellicola immesso sul mercato: il materiale viene immerso per 10 giorni a 40 °C nell’olio di oliva. Al termine della prova vengono analizzati gli eventuali residui. In ogni caso sulla scatola deve comparire un avvertimento.