Milano, 11 feb. (AdnKronos Salute) - "Mettere il cuore nella voce" per scalare il podio del Festival dei fiori. Proprio 'perché Sanremo è Sanremo', la kermesse canora più seguita dagli italiani (e non solo) di tutto il mondo deve rappresentare appieno l'anima tricolore. La gioia, la solarità e il saper vivere che fanno del nostro Paese la capitale internazionale del sentimento. "Cantare rilassati, freschi e comodi. Cancellare l'ansia e la tensione" che asciugano la lingua e spezzano il fiato. In una parola, "metterci davvero tutto il cuore. Il cuore nella voce". Valentina Carlile, l'osteopata italiana che cura con le mani l'ugola delle star, si rivolge così agli artisti in gara nella 5 giorni sanremese. "Voto complessivo 8", è la 'pagella' dell'esperta che vanta tra i suoi assistiti alcuni grandi nomi saliti sul palco dell'edizione numero 66.
Valentina, classe 1974, milanese di Sesto San Giovanni, nella sua carriera ha messo in curriculum collaborazioni con una lunga serie di 'vip' della canzone italiana, voci pop e sempre più spesso anche liriche, nonché con tour organizzati da stelle del calibro di Madonna, Michael Jackson, Whitney Houston e Lady Gaga. Di Sanremo è quindi spettatrice fedele, ma anche critica competente e regala la sua analisi all'AdnKronos Salute: "La kermesse sembra ormai aver detto addio ai virtuosismi" poco premiati dal giudizio popolare, osserva. Ai tempi del televoto la parola d'ordine è fare breccia al primo ascolto, piacere subito, "arrivare" ed entrare in testa.
Per questo "la tendenza è presentare canzoni tecnicamente più semplici e meno elaborate, magari più allegre o comunque orecchiabili, che possano essere meglio colte e valutate anche dai non addetti ai lavori". Motivi che vadano forte anche alla radio, dove la potenza delle note vince sull''allure' del personaggio.
Fatte queste premesse, "si può dire che quest'anno il livello delle canzoni in gara a Sanremo è abbastanza omogeneo - continua l'osteopata della voce - Non c'è un brano che emerga sugli altri per specifici requisiti tecnici richiesti". In linea generale il giudizio sulle performance è positivo: "Buona gestione del canto e buon dosaggio delle emissioni vocali, favorito appunto dalla scelta di evitare particolari escursioni vocali". Anche se, "soprattutto nella prima serata, l'impressione non solo mia è che ci sia stato forse qualche problema fonico. Aggiunto all'emozione" di riflettori potenti come quelli dell'Ariston, "qualcuno ne è uscito penalizzato".
Rispetto all'edizione 2015, osserva ancora l'esperta, "in questa il livello dei 'big' più giovani è stato molto più vicino a quello dei decani". Entrando nel merito delle varie proposte, "gli artisti che sono nel solco del proprio genere sono risultati sicuramente più premiati rispetto a quelli che hanno osato avventurarsi in terreni sonori meno familiari".
Tra i fedelissimi a se stessi Valentina cita "Enrico Ruggeri e Arisa", come pure "Elio e le storie tese che come di consueto hanno offerto una grande variabilità di stili e ritmi musicali, con un'elaborazione che denota grande conoscenza" del pentagramma. A stupire favorevolmente la professionista è stata anche "Irene Fornaciari: la scelta del brano l'ha aiutata a far emergere i punti forti della sua voce più di altre canzoni portate al Festival in passato".
La figlia di Zucchero è uno degli artisti che, secondo l'osteopata dei cantanti, non meriterebbe l'eliminazione. "Nella prima serata avrei messo decisamente lei nella 'zona verde' delle prime 6 posizioni, magari spostando nell'area rossa Deborah Iurato e Giovanni Caccamo per i quali credo ci siano stati dei problemi di acustica". Invece "nella seconda avrei spostato Dolcenera su e Clementino giù".
I favoriti nella volata verso la vittoria? "Ritengo che nella categoria dei big Arisa abbia buone probabilità di imporsi" bissando il primo posto del 2014. "Potrebbe avere delle chance anche Annalisa", mentre "tra le nuove proposte ho particolarmente apprezzato la giovanissima Chiara Dello Iacovo".
Chiunque sarà a sollevare la statuetta del leone rampante sulla palma, il consiglio di Valentina vale per tutti: "Prima di salire sul palco non mangiare troppo e non bere alcol. E una volta davanti al microfono, aprire la voce e metterci il cuore".