Una nuova arma indolore e silenziosa sostituirà il trapano. Utilizza l'ozono e combatte le carie.
Addio al dolore e a fastidiosi rumori. Ecco il nuovo trapano all'ozono. |
La visita dal dentista è un incubo per molti: la sola idea del trapano e del suo caratteristico rumore sono sufficienti per far rabbrividire. Ma tutto questo è destinato a essere soltanto un ricordo. Dagli Stati Uniti arriva un nuovo sistema per la cura delle carie destinato a confinare nel dimenticatoio il dolore provocato dalle stridenti punte di metallo.
Trapano? No, grazie! Per eliminare la maggior parte delle carie in futuro utilizzeremo anche l'ozono, elemento normalmente presente nell'aria che respiriamo. I primi esempi di "trapano ad ozono" sono ancora poco diffusi, ma sono una realtà. Il loro funzionamento è relativamente semplice: un aspiratore preleva aria dall'ambiente e la convoglia in un particolare tubo dove viene eliminata l'umidità, mentre un generatore di raggi UV combina gli atomi di ossigeno in gruppi di 3, per formare le molecole di ozono (O3).
Killer silenzioso. Con l'ozono così ottenuto si provvede a irrorare il dente malato: una speciale capsula di silicone sigilla il dente per evitare dispersioni del gas che se inalato in dosi massicce può risultare tossico. Per questo, alla fine del trattamento, il dentista applica sul dente coinvolto una speciale sostanza che riconvertendo l'ozono in ossigeno, ne elimina anche le più piccole tracce. Il trattamento, oltre ad essere assolutamente indolore, elimina il batterio responsabile della carie ( Streptococcus mutans) e inverte il processo degenerativo che questi causa. Il tutto in 40 secondi. Nelle due - tre settimane seguenti il paziente dovrà utilizzare soluzioni e spray a base di fluoro, calcio, e xilitolo che coadiuveranno il processo di rimineralizzazione del dente malato.
Ricerca a tutto campo. Gli studi in materia di cure per la carie si stanno comunque muovendo anche in altre direzioni. Mentre gli scienziati di Londra si stanno concentrando sulla ricostruzione dei denti a partire dalle cellule staminali, i colleghi del Paffenbarger Research Center di Chicago hanno già messo punto un particolare cemento per le otturazioni che rilascia calcio e ioni fosfato: questi due elementi, una volta entrati in contatto con gli acidi della bocca, sono in grado di riparare i danni prodotti dalla carie.
Sul fronte della prevenzione un vaccino potrebbe rendere superfluo ogni altro tipo di ricerca in materia. La sperimentazione sugli animali ha dimostrato che il vaccino è in grado di stimolare nell'organismo una valida risposta immunitaria nei confronti della carie. Si ipotizza che nell'uomo un'unica somministrazione attorno ai 2 anni di età metterebbe al riparo dal fastidioso problema per tutta la vita.
Dal punto di vista genetico, infine, alcuni ricercatori svedesi hanno modificato un anticorpo del Lactobacillus zeae, un batterio contenuto nello yogurt, rendendolo un killer spietato dello Streptococcus mutans.
(Notizia aggiornata al 20 maggio 2004)