Gli spermatozoi non sono così individualisti come siamo abituati a credere. In molte specie, anzi, si aiutano e cooperano per il raggiungimento del loro fine ultimo: la fecondazione. (Susanna Trave, 24 giugno 2008)
Chissà perché abbiamo sempre definito la corsa degli spermatozoi per arrivare alla cellula uovo come una lotta. Forse per una tendenza tutta umana (e maschile?) alla competizione. In realtà, non sempre è così. Lo hanno messo in luce gli zoologi delle università di Oxford e di Harvard studiando il comportamento di queste cellule in diverse specie animali.
Dalle mosche agli opossum. I ricercatori hanno evidenziato come sia invece frequente, da parte degli spermatozoi, la strategia di gruppo. È per esempio il caso delle mosche Parachauliodes japonicus, le cui cellule germinali maschili si uniscono in gruppi di centinaia per "nuotare" sincronizzati verso le cellule uovo, mentre nel ratto norvegese (Rattus norvegicus), e in altri roditori, le cellule spermatiche sono dotate di un gancetto sulla testa che permette loro di unirsi e formare, anche in questo caso, gruppi di centinaia di cellule per riuscire a nuotare più velocemente. Anche gli spermatozoi del porcospino (Tachyglossus aculeatus) formano gruppi numerosi, mentre quelli dell'opossum nuotano sincronizzati semplicemente allineandosi.
L'ALTRUISMO VINCE
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