Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - "In Italia c'è un drammatico ritorno dell'eroina, la madre di tutte le droghe. A Roma lo scenario è inquietante con un aumento del 37% rispetto al dato di due anni fa. E l'85% dei giovani tra i 12 e i 18 anni d'età nella Capitale, è entrato almeno una volta in contatto con la droga, in primis con la cannabis". Lo ha detto il presidente del Centro italiano di solidarietà don Mario Picchi, Roberto Mineo, in occasione di un incontro oggi nella struttura con la partecipazione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
"Sono soprattutto i minorenni - spiega - i principali 'ricercatori' di nuove droghe attraverso i social. La droga è dannosa. E' un rischio intollerabile per la nostra società e per i nostri giovani. Siamo fermamente convinti che la droga e i rischi correlati all'uso di sostanze siano talmente elevati da non giustificare interventi volti alla legalizzazione delle sostanze per uso ricreativo. Basta con il mito delle cosiddette droghe leggere". All’incontro presenti anche i rappresentanti di numerose associazioni che si occupano di dipendenza: Federazione italiana comunità terapeutiche (46 comunità terapeutiche dislocate sul territorio nazionale), Exodus, San Patrignano, Il Ponte centro di solidarietà e il centro di solidarietà San Crispino, Mondo nuovo, L’Approdo, Emmanuel, In dialogo, Fratello sole, Cusmano, Massimo, Nuovi Orizzonti.
"Il Ceis - afferma Mineo - è da sempre impegnato in prima linea nella lotta contro la liberalizzazione delle droghe. È la battaglia di don Mario, da quasi mezzo secolo, che abbiamo ereditato e fatto nostra. Come Papa Francesco ha sottolineato quando è venuto a trovarci al Ceis, 'la droga non si vince con la droga'. Di questo - sottolinea Mineo - siamo profondamente convinti perché lo vediamo con i nostri occhi nelle comunità di recupero del nostro Centro e nei centri di tutte le associazioni che condividono la nostra filosofia".