Roma, 13 ott. (AdnKronos Salute) - Apre a Parigi la prima 'stanza del buco', struttura dove i tossicodipendenti possono consumare la droga in sicurezza, con meno rischi di tipo igienico sanitario, in particolare di Aids e epatiti, ed avvicinarsi ai servizi di contrasto alle dipendenze. Il progetto, che sarà accessibile all'ospedale Lariboisière da lunedì, sarà sperimentato per 6 anni, in uno dei quartieri in cui il problema è più sentito nella capitale francese, quello che comprende la Gare du Nord. Un'area dove, per ridurre l'incidenza di infezioni, sin dal 1995 sono stati istallati distributori di siringhe.
L'iniziativa, prevista dalla recente riforma sanitaria del Paese, ha creato non poche polemiche ma è molto attesa dagli operatori del settore e dalle associazioni di contrasto alla tossicodipendenza che sperano: di ridurre una serie di 'effetti collaterali' legati allo scambio di siringhe (tra cui le infezioni da Hiv ed epatite C), di favorire la diagnosi rapida dei contagi e di permettere un maggiore avvicinamento alle cure da parte dei tossicomani. La 'sala del buco' prevede un'accettazione, una sala d'attesa e, infine, la vera e propria sala di 'consumo', attrezzata con sedie e tavoli con pannelli separé.
Lo spazio può accogliere ogni giorno un centinaio di persone, maggiorenni, e avrà in dotazione uno staff di 20 operatori tra medici, infermieri, educatori, assistenti sociali, agenti di sicurezza. Questo tipo di struttura è stato già sperimentata in Germania, Spagna, Norvegia, Olanda, Svizzera, Australia e Canada.