Incredibile ma vero: anche se l’Italia è il Paese in cui è oggi più diffuso, il bidè nacque in Francia tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo in circostanze non ancora chiare.
Il primo nel mondo... Stando alle cronache, il primo modello di bidè (dal francese bidet, ovvero "piccolo cavallo" ) fece la sua comparsa negli anni ‘20 del ‘700 nella dimora di Madame De Prie, l'amante di Luigi-Enrico di Borbone-Condé, Primo ministro di Luigi XV, che racconta di essere stato ricevuto dalla signora a cavallo di uno strano strano "sgabellino a forma di violino".
Seppur abbastanza diffuso nelle case aristocratiche, il bidè non ebbe però grande successo a causa della scarsissima attenzione per l’igiene dell'epoca, e così finì per trovarsi prevalentemente nei bordelli, usato dalle prostitute.
... e In Italia. Nel ‘700, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina di Napoli, ne fece installare uno nella sua stanza da bagno della Reggia di Caserta, vicino al water, alla vasca e al lavandino.
Tuttavia è solo a partire dal XX secolo che il celebre sanitario comincerà a spopolare in Italia.
Adesso, la patria del bidè è proprio il nostro Paese. Nel resto del mondo è davvero poco usato, addirittura non si sa nemmeno che cosa sia e a che cosa serva. Va un po' meglio nel Sud Europa: in Spagna, Portogallo e Grecia.
Il bidè supertecnologico, invece, lo usano i Giapponesi: si chiama washlet, e unisce il wc con il bidè.