Licantropi, vampiri, boom di nascite... non si contano i personaggi, e gli eventi, associati alla comparsa della Luna piena. L'ultimo in ordine di tempo sembra essere l'insonnia. Un disco lunare completamente illuminato sembrerebbe disturbare il sonno e rallentare l'addormentamento: ma la luce che filtra dalle finestre non c'entra nulla.
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Christian Cajochen, ricercatore dell'Università di Basilea, in Svizzera, ha esaminato i pattern del sonno umano in relazione ai cicli lunari riprendendo in mano un esperimento compiuto una decina di anni fa. Lo studio originale aveva come obiettivo esplorare la relazione tra età e qualità del sonno e coinvolgeva 33 volontari tra i 20 e i 74 anni il cui sonno è stato studiato per 64 notti. Per concentrarsi sul fattore età i soggetti sono stati studiati in condizioni di controllo molto rigide e - per esempio, sono stati completamente isolati dalla luce naturale.
Cajochen ha pensato che gli stessi dati potessero essere anche usati per valutare come le fasi lunari influenzino il sonno. Così ha diviso le 64 notti dell'esperimento in tre gruppi in base alla loro vicinanza alla fase di Luna piena.
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I volontari testati nelle notti più vicine, o concomitanti, alla Luna piena hanno mostrato in effetti un sonno più agitato. Per esempio, l'attività cerebrale relativa al sonno profondo mostrava un decremento del 30% rispetto alla media e anche i livelli di melatonina, un ormone che regola i cicli di sonno veglia, si sono rivelati più bassi.
Inoltre, i poveretti hanno impiegato in media 5 minuti in più ad addormentarsi e dormito complessivamente 20 minuti in meno, e anche la qualità del sonno è stata valutata inferiore del 15% rispetto a quella del resto del gruppo.
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I risultati sono da prendere con tutte le cautele del caso data la ristrettezza del campione e lo scopo originario dello studio, diverso da quello per cui è stato ora utilizzato. Tuttavia, puntualizzano i ricercatori, sono stati attentamente calcolati ed esclusi altri fattori che potevano disturbare il sonno come l'influenza della luce naturale nella stanza o la concomitanza, nelle donne, con il ciclo mestruale.
«Ogni uomo sulla Terra ha il proprio ritmo circadiano di 24 ore - ha spiegato Cajochen - [dopo questo esperimento] possiamo ipotizzare che ognuno sperimenti anche gli effetti del ciclo lunare. Forse il cervello ha anche un orologio circalunare, ma semplicemente non lo riconosciamo».
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