A cosa serve il sonno? Cosa succede mentre dormiamo? Due nuove ricerche svelano i meccanismi con cui si formano memorie e idee.
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"Contadini addormentati", un'opera del 1919 di Pablo Picasso. |
Nel primo articolo, i ricercatori affermano che durante il sonno, anzi, una fase particolare, quella iniziale, chiamata sonno ad onde lente, alcune parti del cervello elaborano le informazioni accumulate durante il giorno.
Hanno scoperto infatti che, dopo essere stati esposti a nuovi oggetti, il cervello di alcuni ratti presenta onde particolari che “riverberano” in tutte le aree del cervello stesso e ne attivavano alcune particolari, influenzandone la struttura. Il cervello dei ratti non sottoposti a stimoli nuovi, invece, si spostava da uno stato di attivazione a un altro, senza fermarsi su nessuno.
A differenza di quanto si pensava finora, non è la fase di sonno Rem quella in cui il cervello elabora le informazioni. Nel sonno Rem si ha invece un'attivazione di geni che influenzano il consolidamento della memoria.
In base a queste ricerche, gli scienziati suggeriscono che le due fasi del sonno, quello a onde lente e Rem, giochino ruoli diversi nella “creazione” di nuove memorie.
Sonni creativi. Di altro tenore è lo studio apparso su Nature. Basandosi sulla osservazione che spesso “il sonno porta consiglio”, hanno provato a sottoporre ad alcuni volontari degli indovinelli che potevano essere risolti seguendo due o tre regole diverse, una delle quali poteva essere intuita solo pensandoci un po' su. A un gruppo di volontari erano poi concesse alcune ore di sonno, un altro doveva rimanere sveglio. I primi (i riposati) sono riusciti a risolvere il problema seguendo la regola “nascosta” il doppio delle volte rispetto agli insonni.
Anche se il ruolo del sonno nella creatività non è del tutto chiarito, dicono gli autori, questo studio porta a rispettare le ore di riposo che ci concediamo sempre più raramente.
(Notizia aggiornata il 27 gennaio 2004)