Il 17 febbraio 1928, nacque a Osaka (Giappone) Michiaki Takahashi, l'inventore del primo vaccino contro il virus che provoca la varicella.
Come raccontò Google qualche anno fa quando a Takahashi dedicò un doodle, lo scienziato, morto nel 2013, iniziò a lottare contro la varicella dopo che suo figlio di tre anni sviluppò una forma grave della malattia. Takahashi si era laureato all'Università di Osaka per poi iniziare nel 1959 il suo percorso all'Istituto di ricerca per le malattie microbiche della sua università. Dopo aver studiato i virus del morbillo e della poliomielite, Takahashi nel 1963 accettò una borsa di ricerca negli Stati Uniti. Fu proprio qui che il figlio si ammalò seriamente, dopo essere stato a contatto con un bambino che aveva la varicella, e che lo studioso concentrò il suo lavoro contro questa malattia altamente trasmissibile.
Nel 1965, Takahashi tornò in Giappone e iniziò a coltivare virus vivi ma indeboliti della varicella in tessuti animali e umani. Dopo solo cinque anni di sviluppo, era pronto per i test clinici. Nel 1974, il primo vaccino contro il virus che causa la varicella era pronto. Seguirono rigorose ricerche con pazienti immunodepressi che confermarono l'alta efficacia del vaccino. Nel 1986, quello sviluppato da Takahashi fu l'unico vaccino contro la varicella approvato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il vaccino salvavita Takahashi fu presto utilizzato in oltre 80 Paesi, prevenendo ogni anno milioni di casi di varicella. Non solo: il vaccino sembra avere un effetto protettivo nei confrontui delll'Herpes zoster, il fuoco di Sant'Antonio. La malattia causata dal virus della varicella, spesso considerata poco grave, colpisce di frequente i bimbi tra i 3 e i 7 anni e può essere molto pericolosa per chi ha meno di 1 anno. Inoltre può dare complicazioni rare ma importanti, come la cerebellite, un'infiammazione del cervelletto.