Non è la prima volta che vi parliamo di dispositivi indossabili (o wearable) in grado di monitorare la nostra salute: vi avevamo già presentato un pseudo-cerotto flessibile a ultrasuoni sviluppato dal MIT, in grado di catturare immagini del tessuto mammario e rilevare tempestivamente la presenza di tumori. Ora la Nottingham Trent University (NTU) ha presentato un wearable che mira a individuare in tempo reale cambiamenti anche minuscoli nelle cellule tumorali utilizzando la corrente elettrica.
Monitoraggio casalingo. Il dispositivo, i cui trial clinici dovrebbero iniziare nei prossimi anni, consentirà alle pazienti di monitorare in modo non invasivo la crescita tumorale direttamente da casa. Il wearable potrà essere inserito in un reggiseno già acquistato oppure incorporato in un reggiseno creato appositamente: i dati raccolti verranno poi inviati sullo smartphone della paziente.
Questione di liquidi. Il dispositivo rileva il liquido presente nelle cellule del tessuto mammario, dal momento che quelle tumorali sono più dense e meno ricche di acqua di quelle sane. Sfruttando questa capacità, il wearable riuscirà a individuare la crescita delle cellule cancerose a partire da 2 millimetri. «Il tumore al seno può crescere molto velocemente», spiega Yang Wei, ingegnere elettronico alla NTU: «A volte un millimetro in sei mesi, altre volte due millimetri in sei settimane. Con questo dispositivo riusciremo a monitorarne la velocità di crescita».
Controlli più semplici e frequenti. I ricercatori sperano che il wearable faciliti il monitoraggio del cancro, un compito complesso in particolare nel caso di tumori inferiori al centimetro. Le risonanze magnetiche si realizzano spesso a diversi mesi di distanza, e talvolta la crescita tra una visita e l'altra è notevole: per questo, come nel caso del dispositivo sviluppato dal MIT, questo nuovo wearable potrebbe essere particolarmente utile per controllare i cosiddetti tumori di intervallo, che si sviluppano tra uno screening e l'altro e sono molto aggressivi.